Metti mi piace

2 dic 2010

L'Udc annuncia mozione di sfiducia, Berlusconi alla prova il 14

Si rafforza asse Udc-Fli-Api. Oggi leader Udc torna a incontrarsi con Fini e Rutelli.Windows Live

20101202_051019_2BD72494.jpgFonte: Apcom

Roma, 2 dic. (Apcom) - Alla fine quello che per il Premier potrebbe essere un gioco di palazzo, insieme alle "polemiche inutili" - leggi Wikileaks -, prende la forma di una mozione di sfiducia annunciata dall'Udc. E che potrebbe riunire, sullo stesso asse del caso Caliendo, centristi Fli e Api. Silvio Berlusconi è deciso ad andare avanti, convinto di avere i numeri ma, a due settimane dal voto, si consolida il fronte che punta a batterlo in Parlamento.

La mozione di sfiducia, sulla quale i deputati centristi alla Camera hanno dato pieno mandato a Pier Ferdinando Casini, sarà dunque presentata dall'Udc, una "strada obbligata", dice il leader del partito, "in coerenza con quanto fatto finora". Oggi, in un incontro a tre con Gianfranco Fini e Francesco Rutelli, si definiranno le prossime tappe, ma il gioco di sponda c'è già stato anche perché per la mozione servono 63 firme, il 10 per cento dei componenti l'Assemblea, il gruppo centrista alla Camera è di 35 deputati. Italo Bocchino ribadisce che la decisione finale di Fli arriverà solo lunedì 13, dopo l'intervento di Silvio Berlusconi in Aula, quando Fini "riunirà i gruppi parlamentari". Carmelo Briguglio, però, già traccia la linea: "Non esistendo alcuna iniziativa in risposta alla proposta di Fini, mi sembra inevitabile la sottoscrizione di una mozione comune".

Nelle prime reazioni il Pdl minimizza: la mozione rientra in una dinamica d'opposizione ed "è legittima", dice Maurizio Lupi, in quanto presentata dall'Udc, che resta comunque l'interlocutore più "attrezzato", nel confronto politico che partirà dal 15 dicembre. Più strano, osserva, se lo facesse Fli: "loro sono stati eletti con la maggioranza".

Ma il fronte del no al Governo si rafforza, si va verso una crisi e la mozione dell'Udc "è un gesto di chiarezza", si fa sapere dal Pd. Da vedere i numeri in Parlamento, ma certo, ribadisce Berlusconi lanciando dal sito ForzaSilvio.it nuove forme di mobilitazione, "se il 14 dicembre non avremo una forte e consistente fiducia e ci sarà impedito di continuare a governare, useremo queste iniziative nella prossima campagna elettorale". Fiducia piena, dunque, o voto.

Nessun commento: