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11 dic 2010

LETTERA DELLE 16 'COLOMBE' DI FLI E PDL: "NO ALLA SFIDUCIA"




(AGI) - Roma, 11 dic. - Per avviare un confronto tra Berlusconi e Fini, ma anche con l'accettazione della Lega per quanto attiene all'auspicato allargamento della maggioranza all'Udc, 16 parlamentari del centrodestra, 6 di Fli e 10 del Pdl, auspicano che si possa "superare lo scoglio del voto di fiducia, attraverso la non partecipazione dei parlamentari di Futuro e Liberta' al voto del 14 dicembre". Nella lettera inviata a Berlusconi e Fini, Silvano Moffa con altre 5 'colombe' del Fli e Andrea Augello con altri 9 parlamentari Pdl scrivono: "L'imminente voto di fiducia rischia di precipitare il Paese in un clima di instabilita' e verso lo scioglimento anticipato delle Camere. La difficile congiuntura internazionale impone la massima mobilitazione per superare la crisi della maggioranza, nel rispetto delle indicazioni emerse dal voto popolare e nella direzione di un rilancio del programma del Governo e di un suo adeguamento alle mutate condizioni economiche in cui l'esecutivo e' chiamato ad operare". Per le 'colombe' di Fli e Pdl "sussiste altresi' la necessita' di ricostruire una corretta dialettica nel centrodestra, superando definitivamente le astiose polemiche che hanno fatto da sfondo alla nascita di Futuro e liberta'".
Ed e' "necessario ribadire con forza la volonta' di escludere e contrastare ogni scorciatoia in odore di 'ribaltone' ed ogni proposta che violi il mandato popolare espresso nelle urne in favore di Silvio Berlusconi, premier di una maggioranza di centrodestra al governo dell'Italia". Per i 16 esponenti del centrodestra: "Esistono ancora i margini per trovare un ragionevole compromesso, rispettoso dei punti fin qui richiamati ed al tempo stesso capace di accogliere le proposte piu' costruttive e qualificanti avanzate da Futuro e liberta'".
Poi "e' possibile, pur senza le preventive dimissioni del premier, realizzare di fatto un Berlusconi bis, una seconda fase della legislatura che rafforzi il Governo e la maggioranza e rilanci la stagione delle riforme condivise".

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