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12 dic 2010

Alemanno: "Chi è assunto illegalmente dovrà lasciare il posto di lavoro"

Il sindaco di Roma al Centro Congressi dell'Eur, dove si è tenuta la manifestazione 'Tutti con Berlusconi per l'Italia'. "Se c'è qualcuno che ha violato le regole, dovrà pagare, ma si è fatto un polverone su una situazione meno grave di quella che appare"

ROMA - "Se c'è stato qualcuno che ha violato le regole, dovrà pagare. E chi è stato assunto illegalmente dovrà lasciare il posto di lavoro". Nel corso del suo intervento al Centro Congressi dell'Eur, a conclusione della manifestazione 'Tutti con Berlusconi per l'Italia', il sindaco di Roma Gianni Alemanno ribadisce quanto detto più volte in questi giorni: la 'parentopoli' 1 delle municipalizzate capitoline verrà accuratamente esaminata dal Comune, e si procederà contro le situazioni illecite. Che però, ripete il sindaco, sono molto meno di quelle che appaiono: "Si è fatto un gran polverone su una situazione molto meno grave di quello che appare".

"Non possiamo essere messi sul tavolo degli accusati - insiste il primo cittadino della Capitale, replicando a chi gli chiedeva perché la giunta e in particolare il sindaco non avessero vigilato sulle assunzioni - da una sinistra che non ha la dignità morale per farlo: la Roma che abbiamo ereditato aveva 12 miliardi di debito. L'Ama aveva 700 milioni di debiti, siamo riusciti a spalmare questo debito e poi a riportarla in attivo. Mentre l'Atac, che nasce dopo che abbiamo unificato le aziende di trasporto, ha ridotto i propri dipendenti. La sinistra dimentica che questa giunta ha stabilizzato 2.000 precari che non avevamo preso noi, eredità delle passate amministrazioni e persone che aspettavano di essere assunte da otto anni".

"Potremmo facilmente dire che sono cose che succedono - prosegue Alemanno - ma non seguiremo questa strada. Dobbiamo imporre concorsi trasparenti e ho già parlato con il ministro Brunetta: da gennaio vareremo per la prima volta in tutta Italia a Roma norme così chiare che neanche l'ultimo degli assunti potrà avere ombre alle proprie spalle. Non cercheremo capri espiatori e non taglieremo teste, ma mai più Roma e l'Italia devono tornare in mano ad una sinistra che ha fallito ovunque".

Il sindaco ripete anche che le assunzioni non rientrano tra i compiti del primo cittadino e assicura: "Non cercheremo capri espiatori, non getteremo teste in pasto a Tizio o Caio".

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