TRA I PUNTI LA LIBERALIZZAZIONE DEL WI-FI E UNA STRETTA CONTRO LA PROSTITUZIONE IN STRADA
Approvato dal Consiglio dei ministri il piano messo a punto dal ministro Maroni
Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni (Ansa) |
ALLONTANAMENTO COMUNITARI - L'allontanamento coatto dei comunitari non in regola - misura molto delicata - troverà spazio nel ddl. È da tempo che Maroni ci sta provando: la direttiva europea sulla libera circolazione prevede che lo straniero non possa risiedere oltre tre mesi in un Paese se non ha reddito, lavoro e dimora adeguati, ma manca - lamenta da tempo il ministro - la sanzione per chi non è in regola. «Noi introduciamo una sanzione che è l'invito ad allontanarsi». Il «mancato rispetto» fa scattare «l'espulsione del cittadino comunitario per motivi di ordine pubblico». In passato una norma elaborata dal ministero non aveva passato l'esame della Commissione Europea. Ora ci sarà un nuovo tentativo. La norma è stata inserita nel disegno di legge e non nel decreto sulla sicurezza, spiega Maroni, perché il governo ha voluto «notificare la proposta all'Unione Europea», una scelta fatta non «per obbligo, ma per prassi di leale collaborazione» e quindi «per sapere se la commissione è d'accordo».
WI-FI LIBERO - Nel pacchetto anche la liberalizzazione delle connessioni wi-fi. Una misura, sollecitata da più parti, che supera le restrizioni imposte dal decreto Pisanu (vale a dire la registrazione dei dati di chi accede a una rete senza fili). Con questa decisione, spiega Berlusconi, sarà possibile superare «gli ostacoli al libero accesso al wi-fi». Dall'1 gennaio, in pratica, ci si potrà collegare liberamente ai punti di accesso pubblici, senza più restrizioni, come ad esempio «la presentazione della fotocopia della carta di identità».
VIOLENZA NEGLI STADI - Sempre nel decreto ci saranno inoltre misure contro la violenza negli stadi, come il ripristino dell'arresto in flagranza differita, cioè a distanza di 48 ore dal fatto, per gli ultras responsabili di incidenti.
CARTA DI IDENTITA' ELETTRONICA - Tra le misure annunciate da Maroni, c'è anche la «carta di identità elettronica per tutti» che sarà «obbligatoria anche per i neonati. «Poniamo fine, così, ad una sperimentazione durata dieci anni - spiega il responsabile del Viminale - per la quale sono stati spesi 300 milioni. Apriamo un nuovo capitolo».
AGENZIA PER IL NUCLEARE - Il Consiglio dei ministri ha poi deliberato la nomina dei componenti del consiglio direttivo dell'agenzia per la sicurezza nucleare. Alla presidenza è stato nominato, su indicazione della presidenza del Consiglio dei ministri, Umberto Veronesi. Lo dice una nota del ministero dello Sviluppo economico. Gli altri componenti sono Maurizio Cumo e Marco Enrico Ricotti, indicati dal ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, e Michele Corradino e Stefano Dambruoso, indicati dal ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo.
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