YANGON (Reuters) - La Corte suprema del Myanmar ha respinto un ultimo e ampiamente simbolico appello del premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi contro i suoi arresti domiciliari. Lo ha detto oggi il suo legale, a due giorni dal suo previsto rilascio.
La decisione della Corte suprema era ampiamente attesa ed ha poca influenza sulla fine della detenzione domiciliare per Suu Kyi che avverrà sabato, quando scadranno i termini della sentenza inflittale lo scorso anno per la violazione di una norma di sicurezza.
Suu Kyi, detenuta per 15 degli ultimi 21 anni, ha espresso la sua opposizione per le elezioni parlamentari che si sono tenute domenica scorsa e che sono state vinte, come ci si attendeva, dal partito dei militari. La premio Nobel ha chiesto ai suoi di denunciare la frode elettorale.
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