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6 nov 2010

Lavoro/ Fabi: Bene Draghi, ma stabilizzazione sia unita a tutele

Intervento Governatore segnale coraggioso anche a mondo bancario

Il segretario generale della Fabi Lando Maria Sileoni esprime "apprezzamento" per le parole del Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, ieri presso l'Università di Ancona sulla stabilizzazione dei precari. "Ritengo che, come giustamente osserva il Governatore, - dice Sileoni - la coesione sociale vada rafforzata, coltivando valori positivi e, tra questi, al primo posto il lavoro. La stabilizzazione dei precari che, specie negli ultimi due anni, assieme alle altre organizzazioni sindacali di categoria, ci ha visto ottenere la conferma in servizio nel settore bancario di oltre 4.000 lavoratori, produce un beneficio permanente per l'economia ed è un antidoto al declino". Secondo Sileoni, "aprire le banche all'ingresso dei giovani, anche in una logica di ricambio generazionale e di inclusione sociale, è un dovere che però non è disgiunto dalla necessità di assicurare agli stessi giovani l'accesso a tutti gli istituti e le tutele proprie del welfare". "In altre parole - aggiunge - non possiamo dimenticarci di tutelare coloro che, in assenza di un quadro di norme contrattuali esigibili e precise e di accordi collettivi o interventi legislativi significativi sotto il profilo previdenziale, rischiano di risultare privi delle minime coperture pensionistiche e assistenziali. Consideriamo l'intervento del Governatore - conclude - un segnale coraggioso e chiaro indirizzato anche a tutto il sistema bancario per indurlo a percorrere con maggiore convinzione quella che è, oramai, non solo una strada ragionevole (la stabilizzazione dei precari, e l'ingresso dei giovani), ma anche una vera e propria necessità sociale".

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