In ottobre gli incassi della roulette in caduta libera, resistono le macchinette. Nei primi dieci mesi dell'anno la casa da gioco ha fatto registrare una flessione del 5 per cento rispetto al 2009. Il presidente Di Ponziano: «I correttivi nel nuovo piano di impresa»
La concorrenza è sicuramente sempre più massiccia (dalle sale giochi a bar e tabaccherie), anche nella stessa Sanremo, ma ancora una volta sono le slot machines ad evitare al Casinò il tracollo totale, visto che i giochi tradizionali sono più che mai in caduta libera.
E' quanto dice il bilancio di ottobre, che in sostanza conferma il trend negativo degli incassi (-5,32 per cento calcolato sui primi 10 mesi dell'anno) rispetto al 2009. Si viaggia insomma verso un risultato annuo finale che rischia di essere perfino inferiore ai 76,4 milioni di euro fissati dall'ultimo preventivo al ribasso, ben al di sotto dei 79 milioni raggiunti l'anno scorso e degli 80,4 che erano stati ottimisticamente previsti all'inizio dell'anno.
Il mese scorso il Casinò ha incassato 5 milioni e 490 mila euro, il 3,75 per cento in meno rispetto all'ottobre 2009. E' un risultato addebitabile come detto ai giochi tradizionali, roulette in testa, che hanno introitato 1 milione e 693 mila euro, con una flessione del 16 per cento a confronto con l'ottobre 2009. Le slot machines, invece, hanno fattto la loro parte, con un incasso mensile di 3 milioni e 797 mila euro, il 2,85 per cento in più rispetto all'ottobre di un anno fa.
Il raffronto con il 2009 è appunto ancora più illuminante se si prendono in considerazione i dati complessivi, quelli riferiti ai primi 10 mesi dell'anno. Al 31 ottobre, il Casinò è arrivato a un incasso di 63 milioni e 378 mila euro – come detto, il 5,32 per cento in meno rispetto allo stesso periodo del 2009 – di cui 43,3 milioni portati dalle slot (-3,08) e 20 milioni prodotti dai giochi tradizionali (-9,82 per cento), nei quali spicca il tracollo della roulette francese: con 7,6 milioni di euro di introito in dieci mesi, ha perso oltre 2,7 milioni (il 52 per cento) a confronto con l'anno scorso.
L'andamento prescinde da quella che è l'affluenza della clientela o le difficoltà del turismo a Sanremo, nel senso che gli ingressi al Casinò sono in leggera crescita: dall'inizio dell'anno sono stati 627.466, cioè 7.987 in più (l'1,29 per cento) rispetto al 2009. Evidentemente stanno venendo a mancare i giocatori di peso e qualità, quelli che un tempo frequentavano i tavoli.
E' la conferma, se ce ne fosse stato bisogno, dell'analisi già emersa dall'ultima seduta del Consiglio comunale dedicata a situazione e prospetive del Casinò, con l'invito al Cda a predisporre un piano di impresa che punti sull'innovazione e lo sviluppo dei giochi più al passo con il mercato, pur mantenendo roulette francese e chemin de fer come simbolo della tradizione e dell'eccellenza. Certo è che ogni giorno di più risalta la sproporzione tra i costi dei giochi francesi – una ventina di milioni all'anno tra personale e promozione – e la loro produttività (11 milioni annui, visto il trend dei primi 10 mesi del 2010).
Il presidente della Casinò Spa, Donato Di Ponziano, a commento dei dati di ottobre osserva che «viviamo una situazione da mesi abbastanza stazionaria. Ma siamo riusciti, al momento, a invertire il trend nelle sale delle slot machines, nonostante l'aumento della concorrenza anche in città. Stiamo lavorando per migliorare il risultato anche nei giochi tradizionali ma soprattutto per sviluppare quelli che riteniamo i nuovi canali di interesse. Il 5 novembre l'assemblea della Casinò Spa provvederà alla prima fase della ricapitalizzazione, in seguito presenteremo il piano degli investimenti. Con questo nuovo strumento operativo e finanziario imposteremo quei correttivi che sono basilari per consolidare lo sviluppo aziendale. Non sarà certo un processo immediato ma è importante riuscire a iniziarlo al più presto».
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