"Aprire crisi è stato irresponsabile"
O il governo prende la fiducia o si va al voto anticipato. Lo ha detto Silvio Berlusconi parlando con i giornalisti al Quirinale. "Aprire la crisi è stato un atto irresponsabile", ha aggiunto il Presidente del Consiglio. Il 14 dicembre - ha osservato - "è il giorno in cui si deciderà se l'Italia può avere quella stabilità importante per resistere alla crisi. Non credo che si possa fare un Berlusconi bis, servono la fiducia e un governo solido".
"Non possiamo contare su chi non garantisce la stabilità - ha continuato il premier -. Senza la fiducia, andremo al voto".
Berlusconi ha poi sottolineato che "c'è l'impegno per continuare a lavorare sulla stabilità del Paese così come è stato fatto fino ad oggi".
A chi gli ha chiesto se pensa di ottenere la fiducia in Parlamento il 14 dicembre Berlusconi ha risposto "Penso di sì, sono fiducioso. Sono abituato a prendere in considerazione solo le situazioni probabili, altrimenti non spendo neanche le mie energie".
Rispondendo al richiamo alla responsabilità fatto dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rispetto all'attuale situazione finanziaria, Berlusconi poi ha detto che è proprio la crisi in atto, che si accompagna all'elevato livello di debito italiano, il motivo per cui mantiene "un profilo cosè basso, per lavorare in Europa a favore della stabilità del governo. Non ho proferito una parola nei confronti di questo gruppo, sopporto tutto solo perché guardo alla stabilità. Una eventuale caduta del governo sarebbe una iattura assoluta, solo con l'irresponsabilità si può pensare di mettere in crisi il governo più solido e meglio piazzato in Europa, con il presidente del Consiglio che è il primo in Europa in termini di considerazione dei suoi cittadini".
Questo, ha aggiunto, "mi ha permesso di far passare provvedimenti a noi utili. Io sono quello che ha imposto i propri obiettivi, che sono gli obiettivi dell'Italia". Se ci fosse la crisi "precipiteremmo in una situazione pericolosissima".
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