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7 nov 2010

Abu Dhabi, dal deserto alla citta’ del futuro

La capitale degli Emirati Arabi Uniti, che il 14 novembre ospiterà il Gran Premio di Formula 1, è un museo di architettura contemporanea a cielo aperto. Con nuovi grattacieli che cambiano lo skyline di continuo



Il 14 novembre i riflettori saranno puntati su Yas Marina, l’avveniristico circuito che ospiterà il Gran Premio di Abu Dhabi, l’ultima gara del campionato mondiale di Formula 1. Oltre ai bolidi in pista, però, gli spettatori sul posto potranno ammirare il Ferrari World, il fantasmagorico parco a tema del cavallino rampante, l’avamposto di Maranello appena inaugurato dallo sceicco Khalifa bin Zayed Al Nahayan, presidente degli Emirati Arabi Uniti. Abu Dhabi, la capitale adagiata sull’isola a forma di T a sud del Golfo Persico, è una delle città più ricche del pianeta e non lo nasconde. Di anno in anno, lo skyline si arricchisce di grattacieli sempre più alti: uffici, edifici residenziali e hotel concepiti dalle archistar con tecnologie sofisticate. Un museo di architettura contemporanea a cielo aperto in continua evoluzione, frequentato da curiosi e giramondo affamati di futuro. Oltre al petrolio, il turismo sta diventando una fonte di reddito importante: negli ultimi tre anni sono state costruite quattromila camere di albergo, con l’obiettivo di realizzarne altre 13mila entro il 2015. Se lo dice lo sceicco megalomane, c’è da credergli

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