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20 ago 2010

«Negli sms a Quelli che il calcio messaggi cifrati ai boss al 41 bis»

L'EX PROCURATORE ANTIMAFIA MACRÌ: I RESPONSABILI DEL PROGRAMMA ERANO ALL'OSCURO DI TUTTO
«Negli sms a Quelli che il calciomessaggi cifrati ai boss al 41 bis»
La trasmissione prevede l'invio da parte del pubblico di messaggi che poi scorrono sul video

CATANZARO - Tra le tecniche utilizzate dai boss per comunicare con i detenuti al 41 bis e per inviare loro messaggi cifrati ci sarebbe anche quella di mandare sms a Quelli che il calcio. Lo ha rivelato l'ex procuratore nazionale antimafia aggiunto, Enzo Macrì, nel corso di un'audizione alla Commissione parlamentare antimafia proprio sulla situazione dei detenuti in regime di carcere duro.

SEGNALAZIONE DAL CARCERE - La trasmissione Rai condotta da Simona Ventura, come altre, prevede l'invio di messaggini da parte del pubblico, che vengono fatti scorrere sul video. Mentre vanno in onda le immagini e i risultati delle partite, nel sottoschermo passa un «serpentone» fatto di messaggi e dediche inviati dagli spettatori da casa ad un apposito numero. Tutti possono partecipare. Lo stratagemma usato dai mafiosi naturalmente è del tutto anonimo e quindi chi gestisce il programma televisivo, come ha sottolineato lo stesso Macrì, è del tutto all'oscuro di quanto succede. E così può capitare che una frase tipo «Tutto ok, Paolo» (citata dallo stesso Macrì) sia in realtà un messaggio in codice indirizzato a un boss in cella. L'ex procuratore nazionale antimafia, scrive il Quotidiano della Calabria, ha detto che la segnalazione circa l'invio di sms apparentemente innocenti che in realtà rappresentavano messaggi per i boss è giunta alla Procura nazionale antimafia da un carcere ed è adesso oggetto di approfondimenti investigativi. «Ciò che ci colpì della segnalazione - dice Macrì - era l'apparente banalità del contenuto degli sms dietro ai quali, in realtà, si celavano precise comunicazioni ai boss impossibilitati, a causa del regime carcerario cui erano sottoposti, ad avere qualsiasi comunicazione con l'esterno. È chiaro, tra l'altro, che l'esatto significato del messaggio lo potevano capire solo i destinatari».

«MESSAGGI CIFRATI» - Le rivelazioni di Macrì risalgono allo scorso maggio. Oggetto dell'audizione era la situazione dei detenuti al 41 bis di cui il magistrato, oggi Procuratore generale ad Ancona, era responsabile per la Direzione nazionale antimafia. «Certo - ha detto Macrì - quello degli sms alle trasmissioni televisive, e nel caso specifico a Quelli che il calcio, è solo uno degli strumenti che vengono utilizzati per inviare messaggi ai detenuti al 41 bis. Messaggi che i boss recepiscono ed interpretano attraverso il loro contenuto ed il mittente. Si tratta di messaggi dal contenuto spesso banale che, in realtà, nascondono importanti "comunicazioni di servizio" ai boss». (Fonte Ansa)

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