«INTERCETTAZIONI STRUMENTALIZZATE, SPERAVO NELL'ARCHIVIAZIONE. SESSO AL SALARIA? FALSO»
Il capo della Protezione civile: «Ad Anemone nessun appalto a L'Aquila. Mia moglie lavorò per lui»
MILANO - Slide, documenti, foto, persino l'abbonamento per essere socio del Salaria sport village: tutto scansionato e caricato su un pc portatile. E poi mandato "in onda" sulle tv di Palazzo Chigi. Guido Bertolaso convoca i giornalisti nella sede del governo per dimostrare così di non avere nulla a che fare con l'inchiesta partita dal G8 e che lo vede indagato. «Le accuse che mi sono state rivolte non hanno alcun fondamento, sono frutto di equivoci o di mancati controlli dei documenti che ho presentato oggi»» spiega il sottosegretario in conferenza stampa.
«SPERAVO NELL'ARCHIVIAZIONE» - «Speravo di essere qui a commentare l'archiviazione o lo stralcio della mia posizione» nell'inchiesta sul G8, «ma purtroppo non è stato così» ammette il numero uno della Protezione civile, sottolineando che l'inchiesta sarà lunga ma precisando anche di avere fiducia nei magistrati. Bertolaso nega con forza ogni addebito: «Non ho ricevuto alcun favore o privilegio, «nessun viaggio, nessun parente è stato assunto, nessuna casa mi è stata affittata o comperata» con implicito riferimento al caso Scajola. «Non ho mai mentito agli italiani per quello che riguarda il mio comportamento - specifica -. Credo di avere la coscienza pulita».
APPALTI - Ai giornalisti Bertolaso chiarisce che «nessuna delle imprese coinvolte in questa vicenda ha avuto appalti a l'Aquila». Il sottosegretario cita in particolare Anemone: «È venuto diverse volte a l'Aquila, ma non ha avuto nessuna appalto. Così, se qualcuno pensava a una sorta di compensazione si sbaglia perché a L'Aquila tutto è stato fatto in assoluta trasparenza». Quanto a Balducci, il sottosegretario lo elogia: «L'ex presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici «on me è sempre stato un gentiluomo corretto, non ho mai avuto ragione di dubitare di lui. Ogni volta che abbiamo fatto un lavoro insieme lui ha fatto presto e bene». Questo non toglie che la Protezione Civile potrebbe decidere di costituirsi in giudizio contro Balducci e Anemone. «Quando saranno chiuse le indagini esamineremo questa possibilità» risponde a una precisa domanda in tal senso.
INTERCETTAZIONI - Per il capo della Protezione civile le intercettazioni sono state «strumentalizzate». Bertolaso lo sottolinea facendo riferimento soprattutto alle presunte prestazioni sessuali con donne al Salaria Sport Village a Roma di cui è stato accusato. «Mia figlia ha fatto rieducazione al Salaria e mia moglie per un periodo ci ha lavorato. Come sarei potuto andare in un posto del genere a fare sesso a pagamento?» chiede il capo della Protezione civile. Poi aggiunge: «Francesca, la massaggiatrice, è una signora per bene. Una grande professionista ed è conosciuta in tutta Roma per l'attenzione ai clienti. Le ho chiesto il suo cellulare per evitare di passare attraverso le prenotazioni: io volevo fare dei massaggi alla schiena che sono ovvi per via del lavoro che faccio». «È vero: lo ammetto - aggiunge poi -. Monica (la massaggiatrice brasiliana, ndr) mi ha fatto vedere le stelle. Mi ha sconocchiato il collo e la schiena...» (guarda il video). Quanto alla moglie, Bertolaso precisa anche che in quanto «professionista in giardini, ebbe lavori da Anemone per il Salaria sport center. Mia moglie fece solo gli studi preliminari e ricevette 25mila euro regolarmente fatturati. A mia moglie, dopo avere pagato i suoi colleghi, rimasero solo 7-8 mila euro regolarmente denunciati nella dichiarazione dei redditi».
BATTUTA SU MONICA -A Palazzo Chigi Bertolaso si lascia andare per un attimo anche all'ironia (guarda il video). Raccontando di aver ricevuto una lettera di Bill Clinton con la quale l'ex presidente Usa si è complimentato per il lavoro svolto dall'Italia ad Haiti, il capo della protezione civile scherza coi cronisti presenti. «L'ultima volta che ho visto Bill Clinton - spiega - volevo fargli una battuta, poi ho cambiato idea. "Io e lei abbiamo in comune un problema che si chiama Monica". Poi ho desistito perché io con Monica non ho avuto problemi reali, lui probabilmente qualche problemuccio ce lo ha avuto» ride Bertolaso.
«COMIZIO IMBARAZZANTE» - La scelta del capo della protezione civile di organizzare un incontro con i giornalisti a Palazzo Chigi non è piaciuta all'opposizione. Bertolaso ha chiarito che è stato il premier Berlusconi ad autorizzare la conferenza stampa, aggiungendo che «ogni tanto bisogna pure difendere la propria dignità, la propria famiglia, la Protezione civile, questa maglietta (la classica felpa blu della Protezione civile, ndr) ampiamente screditata anche nel film della Guzzanti (Draquila, ndr)». «Bertolaso dovrebbe sapere che ci sono i tribunali, quella è la sede propria in cui ci si difende» ha detto la deputata Pd Sesa Amici. Non ha peli sulla lingua il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi, secondo il quale la conferenza stampa «è stata imbarazzante» e «il sottosegretario dovrebbe andare a spiegarsi dai giudici non un comizio in tv».
Nessun commento:
Posta un commento