Il ministro degli interni torna sugli incidenti del derby: "Ho visto giocatori esultare e un altro che gli da un calcio: sono esempi negativi. E basta con le società ricattate dagli ultras"
PISTOIA - Anche per "certi giocatori" sarebbe necessario il Daspo, il divieto di accesso allo stadio con cui vengono puniti i tifosi violenti. Questa l'opinione del ministro dell'Interno Roberto Maroni. "Ho visto un giocatore esultare dopo una partita e un altro che gli dà un calcio, in mondovisione: sono esempi negativi", ha detto il titolare del Viminale al Memorial Giampaolo Bardelli, a Pistoia, riferendosi alle immagini viste al termine di Lazio-Roma. "L'azione delle forze dell'ordine è meritoria, ma non basta -ha aggiunto - Le squadre di calcio devono rendersi conto che se non sanzionano questi comportamenti, non bloccano il diffondersi di esempi negativi".
Maroni vieterebbe i campi di calcio (Spycalcio 12 marzo) anche a "quei genitori che incitano i propri bambini che giocano nei campionati giovanili, alla violenza".
SOCIETA E ULTRAS - "Il mondo dello sport deve far cessare i comportamenti omertosi". E' l'invito del ministro dell'Interno Roberto Maroni. "Molte società sono soggette a un ricatto delle tifoserie organizzate -ha denunciato il ministro-. Ricatti fatti da certi tifosi che, se non gli viene dato un certo numero di biglietti gratis, vanno allo stadio e tirano i petardi, e le società così vengono multate. Questo rapporto va modificato e le società devono intervenire". Maroni ha poi sottolineato l'importanza di "trasmettere prima di tutto i valori dello sport, educare ai principi di lealtà e sana competizione".
TOLLERANZA ZERO - Contro la violenza dentro e fuori dagli stadi "tolleranza zero". "L'opera, seppur meritoria - ha detto Maroni - delle forze dell'ordine non è sufficiente. Dobbiamo educare i giovani e fare di tutto per arginare una risorgente violenza. Dopo l'adozione dei Daspo, sono in aumento e questo mi preoccupa, un altro provvedimento da adottare che si può rivelare efficace in materia di sicurezza è l'affidamento degli stadi alle società di calcio. Questa è una grande riforma da fare. Oggi gli stadi, se escludiamo l'Olimpico, che è del Coni, sono di proprietà dei Comuni e durante la settimana rimangono assolutamente sguarniti. Gli stadi devono essere di proprietà delle società, controllati da personale professionista. In questo senso - ha ricordato Maroni - in Parlamento c'è una proposta di legge di riforma. Spero che possa essere approvata quanto prima."
TESSERA TIFOSO - "Dopo l'omicidio di Raciti è stato fatto un ottimo lavoro da parte delle forze dell'ordine e di tutti quelli che si sono impegnati per creare una situazione di sicurezza dentro gli stadi. Ma non basta. La tessera del tifoso è uno strumento importante per garantire che chi vuole andare allo stadio, possa farlo in tutta tranquillità e sicurezza".
repubblica
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