DOMENICA IL REFERENDUM STABILIRÀ SE ISTITUIRE LA NUOVA FIGURA
Un avvocato per Fido
La Svizzera decide
Difensore civico delle bestie maltrattate se vince il sì
(Ansa) |
In discussione non è la sensibilità animalista: la Svizzera vanta una legge per la protezione degli animali che si può considerare tra le più illuminate, e dunque severe, mentre il Parlamento della Confederazione aveva già affrancato gli animali dallo statuto giuridico di «cosa». Ora agli svizzeri si chiederà di obbligare i Cantoni ad istituire un avvocato degli animali incaricato di difenderne gli interessi, se maltrattati, in sede di procedimento penale. I fautori dell'iniziativa, infatti, sono convinti che la legge non trovi debita applicazione; le norme e le sanzioni, rafforzate dalla recente revisione del Codice penale, non sarebbero inflitte come si deve, insomma, e la figura dell'avvocato degli animali, invece, completerebbe con puntuale applicazione le misure di tutela stabilite. A riprova del fatto, si citano i dati relativi a Zurigo, l'unico Cantone che ha istituito l'avvocato degli animali, (la legge finora ne lascia l’istituzione alla discrezionalità dei Cantoni).
L'anno preso in esame è il 2008: a Zurigo le sanzioni inflitte sono state 190 contro una media che negli altri Cantoni oscilla tra una e 3. Un disuguaglianza nella persecuzione del maltrattamento degli animali da sanare, secondo i promotori del referendum, con l'obbligo generale di garantire una difesa d'ufficio, cioè l'avvocato degli animali. «Dare una voce in tribunale agli animali bistrattati» è diventato lo slogan della Protezione svizzera degli animali, portabandiera del referendum, amplificato dai suoi sostenitori, anche perché non si sono costituiti comitati contrari. Questo non significa però che l'iniziativa sia condivisa: in Canton Ticino, per esempio, ci sono veterinari convinti che le leggi in vigore siano già sufficienti, mentre qualche esponente politico non esita a denunciare il paradosso di una maggiore considerazione riservata alle bestie che alle persone: «Se una persona è vittima di un reato lo Stato non le mette a disposizione automaticamente un avvocato» come accadrebbe invece con gli animali.
Il punto, però, non è questo: tra i contrari, ancorché non organizzati, è diffusa l'opinione che la spesa per l'avvocato degli animali sarebbe superflua: l'iniziativa referendaria non prevede alcun aggravio delle sanzioni, riconoscendone tacitamente la severità, dunque a che cosa servirebbe un difensore d'ufficio degli animali? Sul piano della deterrenza, sarebbe meglio investire nella sensibilizzazione, sostengono ancora, contestando che a Zurigo il numero di procedimenti penali e di multe a carico di chi trasgredisce la legge sulla protezione degli animali sia proporzionalmente superiore a quello degli altri Cantoni. Insomma, a Zurigo, dove la legge del 1991 ha introdotto la figura dell'avvocato degli animali, non sarebbe cambiato nulla. Eppure quello resta il modello cui i referendari vogliono uniformare la Svizzera: un legale degli animali che agisca in totale indipendenza assicurando pari applicazione della legge nell' intera Confederazione. E l'avvocato degli animali avrebbe anche una funzione preventiva, perché di fronte al rischio di un procedimento penale, le trasgressioni diminuirebbero.
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