Metti mi piace

26 mar 2010

Berlusconi: «Comportamento schizofrenico di Casini»


Il premier: «Contro il mio parere c'è stata un'alleanza con l'Udc in alcune regioni. I cattolici non li voteranno»

Silvio Berlusconi entra negli studi del «nemico» di Mediaset per l'intervista su Sky Tg24 nell'ultimo giorno di campagna elettorale per le regionali. Il voto è ovviamente il tema principale, ma non solo. «Non temo l'astensionismo», ha detto il premier. «Ho molta fiducia nel buonsenso degli italiani che vedono i guasti fatti da questa sinistra». Poi una stoccata a Pier Ferdinando Casini, che «si è comportato molto male» in questa campagna elettorale, ha avuto «un comportamento schizofrenico» andando a destra e a sinistra a secondo delle poltrone e degli assessorati». In alcune regioni «contro il mio parere», ha affermato il presidente del Consiglio, c'è stata una alleanza tra Pdl e Udc, «io mi sono piegato alla maggioranza del nostro ufficio di presidenza ma stiamo tornando alla politica dell'opportunismo e della convenienza, che è il peggio del peggio. Gli elettori cattolici non daranno il voto all'Udc».
SINISTRA - Non poteva mancare l'accenno alla sinistra, che «vuole reintrodurre l'Ici e mettere le tasse sui risparmi, Bot e Cct. Vogliono la patrimoniale a partire dai piccoli appartamenti e addirittura vogliono abolire la moneta, vietando i pagamenti in contanti dai 100 euro in su, sarebbe uno stato di polizia tributaria. Nelle regioni governate dalla sinistra, dove ci sono veri e propri regimi in economia e nelle istituzioni, c'è ostilità nei confronti dei provvedimenti del governo. Le regioni rosse quando arriva un provvedimento del governo si ritirano a riccio». La sinistra, ha aggiunto, «vuole spalancare le frontiere in Italia, vogliono un’Italia multietnica per far entrare il numero maggiore possibile di extracomunitari per cambiare la bilancia tra la maggioranza dei moderati e la sinistra che finora è minoranza». Su Bersani e il rifiuto a incontrare il segretario del Pd in un faccia a faccia televisivo: «Non ho paura di nulla e di nessuno, ma per dialogare in modo positivo c’è bisogno che uno rispetti l’altro e la sinistra non ce l’ha. Mi calunniano e mi insultano quotidianamente e con chi si comporta cosi non c’è nessuna possibilità di dialogo. Bersani è un professionista nel capovolgimento della realtà».

LEGA - Berlusconi non ha paura del «sorpasso» della Lega in alcune regioni del Nord. «È un'ipotesi che non esiste nei nostri sondaggi. Bossi è un alleato fedele. E non ho nessuna preoccupazione sul fatto che la Lega possa irrobustirsi. In Lombardia c'è ancora una grande differenza tra noi e loro».

RISULTATO - Qualunque sarà il risultato delle regionali, non inciderà sul governo, ha assicurato Berlusconi. «Ogni Regione in più (da noi vinta, ndr) costituirà un successo. La vera vittoria sarebbe avere la maggioranza dei cittadini amministrata da noi».

INTERCETTAZIONI - Sui recenti scandali nati dalle intercettazioni, il capo del governo ha risposto che «nelle prossime settimane sarà varata una legge», mentre la sinistra vuole continuare con la «pratica barbara e incivile delle intercettazioni su tutti. Siamo l'unico Paese al mondo in cui ci si permette di intercettare un presidente del Consiglio».

GIUSTIZIA - «Io sono sereno, è la giustizia a essere malata» e Berlusconi cita in particolare la corrente di Magistratura democratica. «Il palazzo di giustizia di Milano ha rivolto a me aggressioni sul nulla. I giornali, che ormai sono organi di disinformazione, parlano della mia ira, ma io non mi sono mai stato irato nella mia vita. Con la magistratura mi sono indignato, non arrabbiato. Io voglio andare in aula in tribunale a portare la mia difesa. Ma i miei avvocati mi dissuadono dicendomi che non mi troverei delle corti, ma plotoni di esecuzione. Tutte le corti hanno respinto i ricorsi della lista Pdl nel Lazio. Sono formalisti e ci hanno negato il diritto di votare. Questa vicenda fa venire il mal di stomaco e il mal di cuore».

LAVORO - Sulla vicenda dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, Berlusconi ha assicurato di essersene «occupato personalmente. Il governo ha diverse offerte e credo che ne usciremo con un incremento dei lavoratori».

PDL - Chi sarà il successore di Berlusconi alla guida del Pdl? «Non sono io a indicare chi mi succederà. Sarà il partito, attraverso un grande congresso, a portare avanti dei nomi sui quali si farà una scelta con primarie o in altro modo».

Nessun commento: