Windows Phone 7 Series, la lunga (e faticosa) rincorsa di Microsoft
Presentato al MWC 2010 Windows Phone 7 Series segna una svolta rispetto alle versioni precedenti, ma potrebbe non bastare a colmare un ritardo evidente. Cosa convince e cosa no
Siamo franchi, la presentazione di Windows Phone 7 Series segna una svolta significativa rispetto alle versioni precedenti del sistema operativo mobile di Microsoft, ma ad essere sinceri quanto abbiamo visto a Barcellona non ci ha stupito. E una serie di considerazioni ci fa pensare che la strada per Ballmer & Company sia tutta in salita.
Sono passati pochissimi mesi dall'introduzione effettiva di Windows Mobile 6.5 sul mercato, e questa presentazione - l'ennesima anticipata, rispetto alla disponibilità dei prodotti che arriveranno solo dopo le vacanze - ci consente di pensare che tutti gli smartphone equipaggiati con Windows Phone 6.5 rimarranno in standby, chissà gli OEM quanto saranno contenti...
Alcuni di loro hanno presentato a Barcellona terminali Windows Phone con il sistema 6.5.3, che sarà davvero difficile piazzare in volumi significativi, con il clima di attesa oramai generato da Windows Phone 7. Pensiamo anche a Toshiba che con il TG01 aveva anticipato troppo i tempi e ora si ritrova con un TG02, ripensato ma già inesorabilmente 'difficile' da posizionare. Un Ceo italiano, vendor di smartphone, ci ha candidamente confidato:"Vedremo... Sono certo che Microsoft comprende fino in fondo l'importanza degli Oem in questo momento e, al di là di alcuni paletti, anche per Windows Phone 7 ci si siederà attorno a un tavolo e si ragionerà. Al momento per questo nuovo sistema operativo non l'abbiamo ancora fatto...".
Gli accordi con gli OEM saranno davvero fondamentali per salvare il savabile
I messaggi di Ballmer
Microsoft sa che un controllo maggiore sull'hardware consente di evitare una lunga serie di problemi (è uno dei punti di forza di Apple da sempre), sa che sbagliare adesso significa sbagliare punto. Ballmer nel suo keynote ha lanciato due messaggi chiave. Il primo e' che "uno smartphone non è un Pc" (eppure fino alla versione precedente Microsoft ha sviluppato codice come se lo fosse), il secondo è una solenne presa di coscienza che "la battaglia è durissima e si stanno aggiungendo competitor". Solo per dare due dati: a fine anno la piattaforma Windows Phone deteneva il 18% del market share in Usa, contro il 25,3% di Apple e il 41,6% di Rim. Google (Android) fa segnare un limitato 5,2% ma era anche l'unico vendor a guadagnare quote (+2,5%), insieme a Apple (in minor misura), rispetto a Settembre 2009 (fonte: com Score MobiLens). Da qui al rilascio effettivo del sistema operativo di Redmond ci sono ancora tanti mesi, mentre a MWC 2010 abbiamo visto un vero e proprio fiorire di smartphone validi equipaggiati tutti (o quasi) con Android: basta citare le proposte di Sony-Ericsson, Motorola, Htc, anche Garmin-Asus, Acer. E capitolo da affrontare a parte sarebbero le soluzioni Samsung Bada/Wave (già matura e alla prova dei fatti davvero non male), e Intel-Nokia con MeeGo, sui tempi medio-lunghi.
Troppi dubbi non risolti
Il punto che però ci lascia ancora molto, molto perplessi è che - in onestà - quello che non si sa di Windows Phone 7 Series è tanto, troppo, rispetto a quello che si sa già. In tutte le demo cui abbiamo partecipato, nessuno ci ha saputo dire i requisiti hardware minimi, su cui Windows Phone 7 Series può girare piacevolmente, quasi non si voleva nemmeno dichiarare quale fosse il processore dei terminali su cui era installato (ma sappiamo che certamente Snapdragon a 1 GHz era tra questi... i delatori ci sono sempre :-). Nessuno si è sbilanciato su considerazioni riguardo l'autonomia delle batterie, il consumo di risorse, la possibilità di upgrade per chi ha già Windows Phone 6.5, né il margine di discrezionalità per gli OEM di stravolgere l'interfaccia, che è poi Zune.
Htc (per fare un nome), che ha fatto di Sense uno dei propri punti di forza, per rendere utilizzabile Windows Phone 6.x avrà i suoi argomenti nella trattativa con Microsoft. Nei terminali al MWC di Barcellona di Windows Phone 7 series, c'era solo l'idea di cosa si farà. Non è poco, ma lo è invece se si pensa di riguadagnare terreno in tempi brevi.
Sembrava tutto bello nelle demo: reattività, l'impostazione user centrica basata sui quattro 'hub' Persone, Office, Music, Video, Games (con Xbox Live) e l'integrazione con Bing e le mappe e i sistemi di social networking. Già, sembrava, perché in fondo sono soluzioni in qualche modo già espresse da tutti. Qualcuno ha visto forse durante il keynote di Ballmer una killer application da scatenare l'applauso? Nessuno. C'era qualcosa di non visto prima o su altri smartphone da fare entusiasmare almeno un poco come è capitato persino per Windows 7 che rinasceva comunque dal fallimento di Vista? Non mi sembra.
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