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10 feb 2010

G8 in Sardegna, quattro arresti Bertolaso indagato si dimette


'ACCUSA È DI CORRUZIONE
In manette Angelo Balducci «attuatore delle opere». Perquisita la sede del dipartimento della Protezione civile



Il capo della protezione civile Guido Bertolaso (Ansa)MILANO - È bufera sulla Protezione civile. Bertolaso indagato si è dimesso. Dopo l'arresto dei carabinieri del Ros di Roma su ordine della magistratura di Firenze di Angelo Balducci, ex collaboratore di Bertolaso e della protezione Civile. Balducci era incaricato dell'attuazione delle opere per il G8 alla Maddalena. Bertolaso è indagato nella stessa inchiesta e perquisizioni sono in corso nella sede del dipartimento della protezione Civile a Roma. Oltre a Balducci ci sono altre tre persone finite in manette. Secondo quanto si è appreso, tra i reati contestati agli arrestati e ad alcuni indagati a piede libero vi è l'abuso d'ufficio e la corruzione. L'inchiesta, coordinata dal procuratore Giovanni Ferrara e dal sostituto Sergio Colaiocco, vuole fare luce su rapporti d'affari e legami più o meno diretti tra Balducci, suoi familiari e le società di costruzione che avrebbero dovuto trasformare l'ex base Nato in un villaggio a cinque stelle, in occasione del vertice, prima che venisse trasferito a L'Aquila.
L'INCHIESTA - Tutto sarebbe partito da un'intercettazione telefonica disposta nell'ambito di un'altra indagine della procura del capoluogo toscano, relativa alla trasformazione urbanistica dell'area di Castello a Firenze, che ha coinvolto tra gli altri Salvatore Ligresti e due ex assessori della vecchia giunta comunale. In quell'inchiesta il costruttore di origine siciliana, presidente onorario di Fondiaria Sai, è indagato insieme con il suo braccio destro Fausto Rapisarda, con gli ex assessori comunali Graziano Cioni (sicurezza sociale) e Gianni Biagi (urbanistica), con due architetti progettisti. Per tutti l´ipotesi di reato formulata è concorso in corruzione. Ed è proprio uno dei due architetti indagati per la vicenda di Castello, il fiorentino Marco Casamonti, l'anello di congiunzione con Angelo Balducci, ex vice del capo della Protezione civile e attuale presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici. Casamonti, titolare dello studio Archea, uno dei progettisti dell'hotel a cinque stelle che alla Maddalena avrebbe dovuto ospitare i capi di stato e di governo. È intercettando lui che spunta il nome di Balducci che viene così intercettato a sua volta. Casamonti questa mattina è stato perquisito: per lui l'accusa è di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

LA MADDALENA - Per ospitare nel 2009 alla Maddalena il G8 dei Grandi - poi spostato a L'Aquila a causa dell' incompatibilità tra lo sfarzo della costa Smeralda e il terremoto abruzzese - sono stati spesi in meno di un anno (dal luglio del 2008 al maggio scorso) fondi pubblici per 327 milioni di euro: la somma è stata in gran parte utilizzata per ristrutturare l'ex Arsenale militare abbandonato da decenni e ridotto a discarica di amianto e idrocarburi. Gli interventi realizzati sono stati più volte oggetto di polemiche, ma sono stati «difesi» di recente dal capo della protezione civile Guido Bertolaso. «Quei soldi non sono stati buttati - ha detto Bertolaso incontrando i giornalisti sull'isola- . «Le strutture nate per ospitare i Grandi saranno l'occasione per il rilancio turistico, economico e anche occupazionale - ha spiegato - non solo della Maddalena, ma dell'intera Gallura. Alla Maddalena - ha spiegato il capo della Protezione Civile - è stata fatta innanzitutto a più grande bonifica di sempre, che ha permesso di trasformare un luogo che era «una fogna» in qualcosa che sarà occasione di vanto per l'isola». Dall'area dell'ex arsenale sono state raccolte 62mila tonnellate di rifiuti e il 21% di quanto è stato portato via era composto da amianto, idrocarburi e metalli. Ed è stato realizzato un porto in grado di ospitare 600 imbarcazioni.

REAZIONI - Il portavoce dell'Italia dei Valori Leoluca Orlando chiede al governo «di rispondere immediatamente all'interrogazione che denuncia la grave anomalia dell'istituzione della Protezione Civile Spa, che proprio martedì ha avuto il via libera dal Senato». «Attribuzione di poteri senza controllo, mancanza totale di verifiche su spese e sull'utilizzo di fondi speciali, abuso del concetto di emergenza, tale da farvi rientrare qualsiasi tipo di evento: il governo - chiede ancora l'esponente dell'Idv - ponga un freno a questo delirio di onnipotenza in dispregio del denaro pubblico, delle funzioni istituzionali della Protezione civile e delle vere emergenze, come quelle connesse ai rischi idrogeologici del messinese e dell'intero paese».

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