Come sarà veramente ancora nessuno può dirlo. Però, trattandosi della Apple, possiamo rischiare qualche previsione basata sulle innovazioni introdotte dalla casa dal 2001 ad oggi. Mercoledì prossimo Steve Jobs presenterà a San Francisco l’ultima creazione di Cupertino. I rumors danno per certo che si tratti di un nuovo lettore elettronico. E non c’è motivo per dubitarne. Sul nome si fanno tre ipotesi: iPad, iTablet, iSlate.
Come sarà. Il lettore elettronico della Apple avrà uno schermo “multi-touch” senza tastiera che sfrutterà tutta la tecnologia già ampiamente sperimentata con l’iPhone. Uno oggetto elegante e ridotto nelle dimensioni (nello stile della casa), ma soprattutto sottile, leggero, pratico da portare.
Cosa farà. Su questo si concentrano le maggiori aspettative. A differenza di altri lettori elettronici già in commercio Steve Jobs punterà senza alcun dubbio a dare all’utente un’integrazione totale con internet. Il motivo è molto semplice: iTunes, il negozio virtuale della Apple, conta già oltre 100 milioni di utenti con relative carte di credito. ITunes, lanciato nel 2003, non ha solo rivoluzionato il modo di fruire la musica (8 miliardi e mezzo di brani venduti) ma è diventato negli anni una piattaforma per distribuire film, programmi televisivi, applicazioni per iPhone e quant’altro. La sua forza si basa sulla semplicità: una volta che sei iscritto puoi comprare quello che vuoi semplicemente senza ogni volta dover ricorrere alla carta di credito. Un click e via, l’acquisto, anche di pochi centesimi, è fatto.
E’ dunque altamente probabile che il nuovo lettore elettronico della Apple diventi uno strumento in grado di dare una spinta nel trasformare il nostro modo di vivere il mondo digitale: dalla lettura dei libri elettronici, dei giornali, delle riviste, alla fruizione della televisione e dei film, dai giochi ai social network e alle videochiamate.
Non a caso una delle poche cose certe è che la Apple ha già avviato trattative con HarperCollins e altri editori (si parla con insistenza anche del New York Times) per commercializzare e-book, quotidiani e riviste.
Perché Apple potrebbe sfondare la barriera che altri lettori elettronici sono sono riusciti ad abbattere? L’unica risposta possibile è che Steve Jobs in questi anni ha creato prodotti in maniera totalmente diversa dai rivali, riuscendo sempre a cogliere ciò di cui gli utenti avevano veramente bisogno.
Logico che adesso il mondo editoriale guardi con grande interesse e aspettative al nuovo reader della casa di Cupertino. In questi anni di crisi gli editori si sono fasciati la testa per cercare strade che consentissero di vendere almeno i loro contenuti più preziosi. Come ha rilevato sul Guardian Mercedes Bunz, iTunes potrebbe offrire ai lettori un modo semplice ed elegante per pagare i contenuti di cui hanno veramente bisogno. L’apertura di un vero mercato delle notizie a pagamento potrebbe inoltre avere un importante ruolo di stimolo nei confronti del giornalismo che si troverebbe costretto a incrementare l’importanza, l’originalità e l’approfondimento dei propri contenuti digitali, siano essi testuali o video. Ecco, questa è forse la vera scommessa: perché alla fine riuscirà ad avere ricavi maggiori solo chi sarà in grado di offrire un giornalismo migliore.
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