Un concetto nato 3000 anni fa
Il concetto di empowerment circola nel mondo aziendale italiano da non molto tempo. In America sta andando in pensione la prima generazione di lavoratori che ha convissuto con questo concetto, per intenderci. Il termina indica la capacità di essere consci del proprio potere, delle proprie potenzialità. Indica anche, per estensione, il percorso che l'individuo intraprende per sviluppare questa autoconsapevolezza ed espandere, di conseguenza, le proprie capacità. Ciò accade maturando la sensazione di avere il potere di controllare ciò che ci accade, il potere di cambiare noi stessi e le nostre circostanze. Questi concetti, ma soprattutto la pratica necessaria ad attuarli, sono alla base della filosofia della Soka Gakkai, organizzazione laica, internazionale, che propaga gli insegnamenti del Budda Shakyamuni (il principe Siddharta) raccolti in un antico scritto, il Sutra del Loto.Questo buddismo di Nichiren Daishoin individua la rivelazione essenziale del Budda Shakyamuni in questo messaggio: ognuno, ovunque sia nato e qualsiasi sia la sua condizione, ha in sé la natura di Budda, ogni essere umano ha quel potenziale connaturato alla vita fatto di saggezza, felicità, forza e libertà. Nel Sutra del Loto è descritto un bodhisattva chiamato Mai sprezzante (Fukyo, in giapponese). Egli crede che, poiché tutti gli esseri umani posseggono la natura di Budda, nessuno possa essere disprezzato, che a ogni forma di vita vada accordato il massimo rispetto. È un rispetto basato sul dialogo, sullo spirito di ricerca, sul desiderio di imparare, sul confronto con chi ha opinioni diverse. Il bodhisattva Fukyo ha l'incrollabile convinzione di essere egli stesso un Budda, di avere il potere del Budda. Daisaku Ikeda, attuale presidente della Soka Gakkai, scrive: "La vita ha varie capacità (potere) che agiscono all'esterno (azione) creando una causa nel profondo della vita (causa), la quale, quando viene attivata da condizioni esterne (relazione o causa esterna), produce un cambiamento (effetto) sempre nel profondo della vita, che alla fine si manifesta all'esterno (retribuzione o effetto manifesto). (da Il Buddismo di Nichiren Daishonin, Esperia). Il potere (riki) indica l'energia potenziale della vita, che varia secondo lo stato vitale. Fondamentalmente esso indica le capacità latenti dell'aspetto fisico e spirituale dei fenomeni, e quindi della loro entità. Definisce quindi la capacità di agire, l'energia inerente alla vita per conseguire i suoi scopi. Grazie alla pratica costante di questo buddismo, impariamo ad osservare la nostra mente (kanjin) e impariamo a riconoscere il nostro potere.Il potere è la forza (o la debolezza) che stimola la vita di una persona, di ogni fenomeno, rappresenta la sua energia vitale innata, sia fisica che immateriale. Quando lottiamo per elevare il nostro stato vitale, stiamo cambiando il potere della nostra vita, stiamo imparando a scegliere il potenziale della nostra entità. Scrive Nichiren Daishonin in Il Sutra del Loto porta all'illuminazione: "Quando veneriamo come oggetto di culto Myoho-renge-kyo presente nella nostra vita, la natura di Budda che è in noi viene richiamata dalla nostra recitazione di Nam-myoho-renge-kyo e si manifesta. Questo si intende per "Budda". Per fare un esempio, quando un uccello in gabbia canta, gli uccelli che volano liberi nel cielo sono richiamati e si radunano intorno a lui. E quando gli uccelli che volano nel cielo si radunano, l'uccello in gabbia cerca di uscir fuori. Così, quando con la bocca pronunciamo la mistica Legge, la nostra natura di Budda viene richiamata e invariabilmente emergerà. La natura di Budda di Bonten e di Taishaku, richiamata, ci proteggerà e la natura di Budda dei Budda e dei bodhisattva, richiamata, gioirà".
Judith Pinnock.
manager.it
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