Metti mi piace
4 ott 2019
«Il direttore del mio giornale online? È un algoritmo»
Si è innamorato del Web nel 1999, quando ha fondato la sua prima startup. Oggi ha 40 anni, alle sue spalle 4 aziende acquisite da grandi gruppi e una nuova avventura imprenditoriale. Lui è Massimiliano Squillace e il suo business si chiama Notizie.it, un giornale basato sull’intelligenza artificiale che sfrutta la tecnologia per creare contenuti interessanti per i lettori.
Prima di partire, Squillace è andato nella redazione più hi-tech del mondo: quella del Washington Post, il quotidiano con la più alta penetrazione nelle città metropolitane, acquisito da Jeff Bezos qualche anno fa e considerato il più innovativo tra i giornali online. «Ho passato un mese al Washington Post e ho scoperto che anche loro, come tutto il mondo dell’editoria, sono fermi da 20 anni. I giornali, anche i più innovativi, non fanno altro che replicare il modello cartaceo, con la sola differenza che invece di mettere i contenuti su carta vanno online. C’è una cosa però che ho scoperto al Washington Post: usano l’intelligenza artificiale a scopo advertising. Ho capito che quella era la mia
chiave. Ho deciso di lanciare così Notizie.it, una testata creata su misura per il lettore».
Come funziona esattamente?
«Stiamo sviluppando un algoritmo di intelligenza artificiale che lavora su tre fasi: 1) Scandaglia Internet e va a scoprire quali sono le notizie di tendenza (fase content discovery). 2) Analizza i contenuti postati pubblicamente dagli utenti sui social. 3) Fa un matching con le notizie presenti sugli aggregatori come Google News ecc. In questo modo, grazie all’intelligenza artificiale, scriviamo la notizia prima e in modo più efficace perché l’algoritmo analizza anche il tono di voce di una news. Utilizziamo inoltre la content recommendation, già utilizzata da colossi come Netflix, Amazon e Spotify. In pratica, l’intelligenza artificiale, conoscendo la storia dell’utente, quali articoli legge, quali sono i suoi interessi, riesce a proporre al lettore contenuti sempre nuovi e per lui interessanti. Le notizie però non sono scritte dall’algoritmo. Nell’ultima fase, interviene un giornalista in carne e ossa. Abbiamo 10mila freelance a disposizione».
Con quanti soldi siete partiti?
«Con 200mila euro abbiamo fondato nel 2017 la Entire Digital Publishing, l’azienda dietro al brand Notizie.it. Ora stiamo raccogliendo altri capitali. Adesso è in corso una campagna di crowdfunding su Mamacrowd. Obiettivo: raccogliere 1,5 milioni di euro per sviluppare più velocemente l’algoritmo». A pochi giorni dal lancio, la campagna su Mamacrowd ha già raggiunto i 180mila euro (superando l’obiettivo minimo di 100mila euro).
Qual è il modello di business?
«Stiamo creando l’asset principale di qualsiasi business online: il traffico. Nessuna idea è forte se nessuno la conosce. Il traffico lo monetizziamo in tanti modi, da partnership dirette con Google e Facebook ad affiliazioni con l’ecommerce: recensiamo più prodotti e poi mettiamo il link per acquistare. L’utente sceglie cosa comprare e l’e-commerce ci gira una percentuale».
I risultati?
«Nel 2018 abbiamo raggiunto 150 milioni di persone al mese. Il nostro fatturato è aumentato del 350% rispetto al 2017. Abbiamo vissuto una crescita intensa, con un team di 13 persone. Sui social abbiamo un pubblico di oltre 11 milioni di fan. Secondo Comscore/Audiweb, siamo tra i primi 50 siti d’informazione italiani». Squillace ha premiato i dipendenti per i risultati ottenuti con una vacanza a Ibiza.
Tutto facile?
«Niente è facile. Ci vogliono giorni pieni di lavoro, lotte e sacrifici, esperienze negative e grandi delusioni, ma si può arrivare ovunque grazie al Web».
Il segreto per un imprenditore digitale di successo?
«L’unico modo per vincere è apprendere più rapidamente di chiunque altro. È un mondo che va velocissimo. I “costruttori di successo” in genere hanno caratteristiche tipiche: sanno anticipare i problemi, riconoscere le opportunità, sono focalizzati sui risultati e sono i migliori portavoce della loro impresa» dice Squillace.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento