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30 gen 2017
La California boccia Trump ed elettrifica tutto il trasporto merci
l governo locale accellera il progetto che coinvolge le tre principali utility dello stato per un investimento complessivo da 1 miliardi di dollari destinato a colonnine di ricariche e reti per furgoni, camion ma anche a scuola bus
MILANO - Lo si potrebbe eleggere come un tentativo "politico" per opporsi alle scelte del neo presidente Donald Trump, che non ha certo nascosto le sue simpatie per la lobby dei petrolieri e dei costruttori di auto "tradizionali". In parte è così, essendo lo stato che da sempre è tra i principali fautori dello sviluppo delle energie rinnovabili. In realtà, la scelta della California di "elettrificare" tutto il sistema di trasporti parte da prima dell'irruzione di Trump nella corsa alla casa Bianca, sebbene abbia subito una accelerazione proprio nelle ultime settimane.
Lo hanno rivelato le principali utility che operano in California in una audizione presso il Senato locale: vogliono investire 1 miliardo di dollari in nuovi progetti destinati ad alimentare tutti i tipi di veicoli destinati al trasporto di merci, dai tir ai muletti sulle banchine dei porti, ma che coivolga anche il traspoto pubblico delle persone: un modo per muovere l'economia, procedendo verso la sostituzione dell'intero parco veicoli, oltre che per limitare l'inquinamento riducendo drasticamente le emissioni di Co2.
L'anno scorso, la Public utility commission aveva approvato un piano che coinvolge la Southern California Edison, San Diego Gas&Electric, Pacific Gas&Electric, basato sulla realizzazione di 12.500 coloninne per la ricarica di auto ma soprattutto per furgoncini e mezzi di trasporti di media taglia lungo tutto la California. Ora, però. tutto il processo ha subito una accelerazione.
La Southern California Edison ha proposto ha un piano da 575 milioni per la realizzazione nei prossimi cinque anni di una infrastruttura completa che ricomprenda anche autocarri, tir e ogni mezzo di trasporti di grande dimensione per elettrificare i collegamenti dal porto di Long Beach, il più grande della California alla rete autostradale e ferroviaria del sud dello stato. Il progetto comprende anche colonnine e reti elettriche da destinare agli scuola bus e ai pullman del trasporto locale, ma anche ai furgoni di media dimensione. Lo stesso farà Pacific Gas&Electric che ha deciso di investire 250 milioni, proponendo tra le altre cose di coinvolgere i produttori di batterie per accumulare l'energia da usare nelle colonnine di ricarica. Altri 244 milioni arriveranno da San Diego Gas&Electric.
Del resto, on california un primo esperimento è già in corso da un paio di anni per l'elettrificazione di un tratto dell'autostrada che arriva proprio al porto di Long Beach e lo stanno realizzando i tecnici dellla tedesca Siemens e della svedese Volvo. I tir si muovono grazie al collegamento con il classico "pantografo": è programmato per collegarsi al cavo sopra la carreggiata quando il mezzo supera i 90 km all'ora. Fuori dall'autostrada, il mezzo può muoversi con il motore diesel o meglio ancora con un motore elettrico che si ricarica mentre il mezzo si nuove. Ogni singolo Tir che viene utilizzato per l'esperimento percorre che un'autostrada elettrica consuma tra l'80 ed il 90% in meno di carburante derivato da materie fossili e risparmia circa il 50% di energia rispetto ad un veicolo con una tradizionale alimentazione.
In Europa, un primo tentativo in questa direzione è partito dalla Svezia: il governo di Stoccolma vuole arrivare al 2030 con un sistema di trasporti merci del tutto indipendente dagli idrocarburi.
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