Roberta Lombardi del Movimento 5 Stelle in aula alla Camera (Ansa/Lami)
Non si pretende cortesia istituzionale, ma solo cortesia. Quando
Roberta Lombardi, capogruppo M5S alla Camera, ha commentato con i
giornalisti le ipotesi di un nuovo mandato a Giorgio Napolitano,
invitandolo a fare il nonno, a godersi la vecchiaia, ha mancato di
sensibilità. Napolitano le avrà anche confessato la fatica del Colle,
ma la cosa doveva finire lì, non giocata come alibi.
Non passa giorno che i capigruppo dei grillini, Lombardi e Crimi, non
inciampino in qualche gaffe, non sfiorino il ridicolo, non dimostrino
di essere maldestri. Irretiti dalle loro certezze, intolleranti verso
chi non vuole infeudarsi alle allucinazioni ideologiche.
Eterodiretti dalla Grillo & Casaleggio Associati, suppliscono alle
scarse doti politiche con la supponenza e il disprezzo. I vecchi
peones che hanno riscaldato gli scranni del Parlamento almeno non
facevano danni, erano coscienti della loro nullità.
Questi sono pasticcioni e presuntuosi. Roberta Lombardi non si tira
mai indietro: un giorno strologa di «fascismo buono», un altro si
avventura, senza conoscere la materia, sull'articolo 18, un altro
ancora definisce «una porcata di fine legislatura» la decisione del
governo di stanziare 40 miliardi affinché la Pubblica amministrazione
saldi i debiti con i fornitori. Se si rivolge a un giornalista
avverte: «Casaleggio mi ha cazziata perché vi dico troppo». In diretta
sul canale web La cosa annuncia che la sala riunioni assegnata al M5S
(si chiama ora Sala Tatarella) verrà dedicata a Giancarlo Siani. Lei
però lo chiama Angelo. Ieri le hanno rubato pure il portafoglio con
gli scontrini delle spese, addio trasparenza!
La Rete - elevata dai grillini a entità metafisica, hacker compresi -
si è riempita di parodie e di sberleffi nei suoi confronti. Su Raitre,
Andrea Sambucco e Brenda Lodigiani fanno la parodia di Lombardi e
Crimi.
A lei tocca la parte dell'antipatica. «Noi non abbiamo bisogno di
parlare con la società civile, noi siamo la società civile»: solo lo
«smacchiatore» Bersani poteva farsi umiliare da questa coppia di
comici tristi, Vito lo Smentito e la «cittadina» Roberta.
Però fanno paura gli sprovveduti che mirano al potere e lo raggiungono
per l'effetto combinato di astuzia e naïveté.
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