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25 nov 2011

L MOTORE DI HA STRETTO UN’ALLEANZA CON L’UNIONE ITALIANA CONSUMATORI Cosa sa Google di me? La domanda e le risposte per il consumatore digitale


Sono stati incrementati gli strumenti che consentono alle persone di gestire e di proteggere i propri dati

MILANO - Paradossale ma vero. Google ha stretto un'alleanza con l'Unione Italiana Consumatori (in occasione del Premio Dona , che lo scorso anno era dato a Mario Monti) a vantaggio del «consumatore digitale». Visto che su Google svolgono moltissime attività che spesso comportano la raccolta di dati. La fiducia degli utenti (che accedo a servizi gratuiti e quindi se non si sentono «sicuri» posso abbandonare in ogni momento il provider, con conseguente possibile «crollo» di raccolta pubblicitaria) comincia a diventare importante per Google in passato accusata di essere un po' un «Grande piccolo Fratello».

Adesso, per questa ragione sono stati incrementati gli strumenti che consentono alle persone di gestire e di proteggere i propri dati, innanzitutto facendo loro conoscere come fare e dove cercare. Google ha perciò realizzato un Centro sulla privacy al quale si accede direttamente dall'home page di Google, attraverso il link «Privacy». La gamma di strumenti per l'utente è molto ampia. Spazia dalla Google Dashboard, che aiuta a rispondere alla domanda 'Cosa sa Google di me?', al pannello di Gestione Preferenze Annunci, che permette di verificare e modificare le informazioni che Google utilizza per mostrare all'utente annunci pubblicitari più pertinenti rispetto ai suoi interessi e di fare output da questo sistema se lo si desidera. C'è poi la ricerca crittografata o il sistema di verifica in due passaggi a disposizione degli utenti di Gmail (il sistema di posta di Google) per aumentare la sicurezza del loro account.

Infine c'è il Data Liberation Front, un team di ingegneri di Google che lavora per assicurare che gli utenti possano esportare i propri dati in modo semplice e totalmente gratuito dai prodotti Google. Senza dimenticare i controlli di privacy incorporati in Google+, (progetto social di Google) recentemente lanciato in fase sperimentale, che nasce proprio dall'idea che sino ad oggi la condivisione online abbia costretto a una forzatura rispetto alle modalità di condivisione che attuiamo nella vita reale, in cui condividiamo cose diverse con cerchie diverse di amici e conoscenti, e replica questa logica nel mondo digitale.

Il Centro sulla Privacy presenta una lista esaustiva di tools, che conta più di una decina di diversi strumenti. Last but not least Google ha creato anche un Centro per la sicurezza online della famiglia. Accessibile all'indirizzogoogle.it/sicurezzafamiglia, il Centro raccoglie consigli per i ragazzi e genitori/educatori e strumenti pensati per assicurare una esperienza web sicura e responsabile da parte dei minori. Gli strumenti principali vanno da SafeSearch alla (utilissima) modalità di protezione di YouTube, passando per quelli che consentono di segnalare un eventuale contenuto inappropriato ospitato sulle piattaforme di Google. Il Centro però raccoglie anche consigli di associazioni o semplicemente video consigli di genitori agli altri genitori sulle tematiche maggiormente rilevanti, e informazioni su importanti attività di formazione quale il programma «Non perdere la Bussola» realizzato in collaborazione con la Polizia Postale. In realtà «Non perdere la bussola» è un programma con cui da alcuni anni Google propone formazione su un uso sicuro e responsabile della rete all'interno delle scuole a studenti, i insegnanti e genitori. Ma è anche uno strumento poco noto e che pochi sanno dove reperire in rete. Il che francamente era finora un controsenso.

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