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19 mar 2011

“Sono un’attrice per meriti. E l’affitto me lo pago da sola”

In Boris è una “cretina” che fa carriera grazie al sesso: persone che esisteranno sempre, dice

Mai capitate richieste di scambio? “Ho uno sguardo che fucila”. Solo quando compra la cipria vacilla...

Carolina Crescentini (Foto di  Julian Hargreaves)
Carolina Crescentini (Foto di Julian Hargreaves)

Quando la riconoscono per strada che cosa le dicono? «Cagna... Cagna maledetta....». Chi ha seguito Boris in tv (su Fox e Cielo) sa già: Corinna Negri, attrice capricciosa brava quanto “una cagna”, come la chiama di nascosto tutta la troupe, imposta per ragioni sessuali: una che non riesce a dire la parola “gioielliere” e non capisce perché chiamino Madre Teresa così, se non ha figli. «Una cretina totale» secondo la sua interprete Carolina Crescentini : capelli raccolti, giacca e foulard da signora bene, è appena tornata nella sua Trastevere ma sembra ancora la moglie dell’Industriale, il nuovo film di Giuliano Montaldo che ha appena finito di girare a Torino. «Per fortuna che Montaldo è un fan di Boris...».

Boris - il film, di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo, esce l’1 aprile. Questa volta la troupe protagonista della serie tv diventata un cult non è impegnata con la soap Gli occhi del cuore, di cui Corinna Negri è la star, ma con un film che dovrebbe essere di qualità, tratto nientemeno che dal libro La Casta.

Si ride molto, ma lo sfondo è triste.
Non è che la situazione del cinema italiano sia molto allegra. Noi esageriamo, ma la base è vera.

È vera anche Corinna?
Alcune attrici mi hanno confessato di essersi comportate sul serio come lei nella scena cult in cui non vuol dire la battuta “ho 34 anni” per non rivelare l’età. Le Corinne esistono e non possiamo difenderci. L’importante è difendere l’alternativa a quella tipologia lì.

Cioè chi?
La maggior parte delle donne ha una dignità radicata, magari va a letto con chi vuole ma per altri motivi; e lavora sodo. Io e tutte le attrici che conosco abbiamo fatto scuole e provini; e poi le paure, e come lo pago l’affitto, e che fortuna mi hanno preso. Invece si sta diffondendo l’idea pericolosa per cui il mondo dello spettacolo è uno scambio di favori. L’altro giorno a Torino sono entrata in profumeria a comprare una cipria speciale. La commessa mi chiede: è un’attrice? Posso farle una domanda? Lo è per meriti o... Sono sbiancata: il fatto che si pensi che uno sia passato per forza da quella roba là ti fa venir voglia di spaccare tutto.

Mai capitate richieste di scambio? Un po’ di sesso per un po’ di lavoro?

Mai. O non corrispondo ai canoni estetici richiesti, oppure è il mio sguardo che fucila. E comunque sono convinta che uno ci provi solo se pensa di avere una possibilità: non lo fai il salto nel vuoto, perché rischi una figuraccia. Invece c’è una tipologia di donne, non solo attrici, che punta sull’ambiguità.

Quindi non è d’accordo con chi sostiene che chi usa il sesso per fare soldi o carriera (vedi le varie Ruby & C.) sia una vittima?
Vittima??? Sono ragazze del tutto consapevoli, nessuno le ha obbligate. La donna disposta a tutto è sempre esistita e sempre esisterà. Piuttosto è pericoloso lo spazio mediatico che riesce a ottenere oggi, perché ci sarà sempre qualche ragazzina che dirà, però vedi quante copertine ha ottenuto Ruby, vedi quanti soldi, vedi che le ha regalato la macchina? E allora quasi quasi, in fondo è una notte... Ma non c’entra niente con questo mestiere, che nasce comunque da una spinta interiore.

In lei quando è nata?
Tardi: attorno ai 20 anni. Prima avrei voluto fare la critica cinematografica. Meglio che non sia andata così: vedevo citazioni di Stanley Kubrick anche nei film di Renato Pozzetto. Ero troppo teorica.

Si era quasi laureata in lettere.
Ho dato tutti gli esami con la media del 28 e scritto metà tesi, poi ho cominciato a lavorare e non l’ho finita. Mia madre non me l’ha mai perdonato. Ma se faccio questo mestiere è grazie all’università: mi ha aperto la testa.

Al Centro sperimentale di cinematografia invece ha conosciuto il suo fidanzato

(Foto di  Julian Hargreaves)
(Foto di Julian Hargreaves)
, Davide D’Onofrio, che fa il tecnico del suono.
Sì, però allora eravamo solo amici.

E poi?
Poi un giorno lo sguardo è cambiato.

Spesso lei gira scene di sesso nei film. Lui è geloso?
Se lo fosse non potremmo stare insieme, io dò confidenza a tutti. Ma siccome siamo stati amici per due anni prima di fidanzarci, sa come sono fatta: mi piace scherzare ma con me non ce n’è, anzi sono una molto difficile.

Qualcosa in comune tra i ruoli che ha interpretato?
Sempre una stronza... Ma nella realtà non lo sono per niente, davvero.

Un capriccio alla Corinna?
Non ne ho. Sul set al massimo mi faccio portare il caffè. Molti caffè, in effetti. E poi dico scioglilingua mentre sono al trucco per scaldare i muscoli della faccia, cosa un po’ fastidiosa per chi è nei dintorni, costretto ad ascoltare

Lei che è nel cast di una serie così popolare che cosa guarda in tv?
Ora poca roba; da piccola ricordo i Puffi alle otto sul letto di mia sorella mentre mia madre cucinava, Mork e Mindy e Wonder Woman. A proposito, poco tempo fa ho rivisto i telefilm di Wonder Woman. Era proprio una cagna!

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