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21 mar 2011

Sassonia-Anhalt, arretra la Merkel Gli elettori puniscono Cdu e Liberali

Il partito della cancelliera perde tre punti nelle elezioni regionali, scendendo al 32,5%. Resta il primo partito e governerà grazie alla coalizione con la Spd. I democristiani pagano i tentennamenti su Libia e nucleare


BERLINO - La non partecipazione all'azione dell'Occidente contro Gheddafi e la conversione al no al nucleare dopo la tragedia giapponese non salvano Angela Merkel e Guido Westerwelle da una netta sconfitta elettorale. Alle consultazioni nello Stato orientale di Sassonia-Anhalt, uno dei più poveri tra i 16 Stati (Bundeslaender) della Repubblica federale di Germania, la Cancelliera e il suo vice, il leader liberale e ministro degli Esteri, incassano un pesante insuccesso. Mentre vanno bene tutte e tre le componenti della sinistra: la Spd che governa a Magdeburgo (capitale dello Stato) insieme alla Cdu, la Linke (sinistra radicale, opposizione) che resta secondo partito di Sassonia-Anhalt, e i Verdi che entrano in Parlamento raddoppiando i consensi.

Secondo le prime proiezioni, la Cdu di Angela Merkel perde ben 3,7 punti, resta la prima forza politica del land ma scende a un preoccupante 32,5 per cento. La sua guida del governo dello Stato è salvata dal suo attuale partner di coalizione locale, la Spd (all'opposizione a livello nazionale) che aumenta al 21,5 per cento e salva quindi la maggioranza uscente. La Linke, la sinistra radicale, misto degli ex dissidenti di sinistra della Spd e degli eredi della Sed, il partito comunista che governò la Germania
orientale, resta fortissima al 23,5, seconda forza locale. I Verdi  -  anche sull'onda dell'emozione per la tragedia atomica  -  raddoppiano i consensi volando al 6,5 per cento, un record nell'est tedesco, ed entrano nel Parlamento di Magdeburgo. Pesantissima, 
al meno 2,7 per cento, la perdita dei liberali di Westerwelle, l'esponente politico più acceso nel no alla partecipazione alla missione Libia. Da registrare infine il clamoroso insuccesso dei neonazisti della Npd, che avevano condotto con molti soldi un'aggressiva campagna contro gli stranieri e contro l'Unione europea, e si fermano al 4,5 per cento, quindi chiaramente al di sotto della soglia del quorum del 5 per cento.

Il voto sullo sfondo delle due emergenze mondiali Libia e Giappone è uno schiaffo per Angela Merkel. Uno schiaffo che promette male per le elezioni di domenica prossima in altri due Stati, cioè il ricchissimo Baden-Wuerttemberg (sudovest) bastione democristiano da sempre dove però la protesta ecologista e antinucleare crescono, e la Renania-Palatinato. L'indebolimento politico sul fronte interno complica il gioco alla Cancelliera nel suo difficile confronto di queste ore con Usa, Regno Unito, Francia e con gli altri alleati e partner ue e nato, infastiditi dalla non partecipazione tedesca all'azione contro Gheddafi e pieni di sospetti di un rinascente appeasement tedesco, nel caso libico appeasement verso Russia e Cina con cui Berlino si è schierata alle Nazioni Unite sul caso libico.

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