Il premier: «Poveri cristi, aiutiamoli». Frattini: «L'Europa è inerte, ora intervenga»
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(Ansa) |
TRASFERIMENTI - A Lampedusa sono già arrivate cinque delle sei imbarcazioni che serviranno a trasferire gli immigrati. Soltanto i nordafricani che sono stati già identificati potranno essere imbarcati sulla nave militare «San Marco» e sui cinque traghetti civili predisposti dall'esecutivo. Secondo quanto si apprende nel centro di accoglienza, dove sono in corso le operazioni di identificazione, sono attualmente 2.500 i tunisini già sottoposti al fotosegnalamento e al prelievo delle impronte digitali. Si lavora a pieno ritmo con l'obiettivo di raggiungere entro la giornata quota tremila. Sarebbe così dimezzata la «popolazione» di nordafricani sull'isola, 5.900 persone se si considerano la notte senza sbarchi, l'arrivo di un barcone con un centinaio di persone a bordo in mattinata e il trasferimento, martedì, di 400 migranti fuori dall'isola.
LINOSA - Quanto ai nuovi arrivi c'è da dire che se a Lampedusa non si sono registrati sbarchi notturni, a Linosa i carabinieri hanno intercettato già a terra 31 tunisini che erano arrivati senza essere stati avvistati, mentre altri sei migranti sono stati soccorsi la scorsa notte dalla nave della Marina militare italiana «Comandante Borsini» nel Canale di Sicilia. Circa l'accoglienza poi, in giornata sono attese sull'isola altre due navi con 3.700 metri cubi d'acqua potabile. Si tratta del secondo carico per le esigenze straordinarie della popolazione e dei migranti, dopo l'arrivo, due giorni fa, delle prime due navi con complessivi 6.000 metri cubi d'acqua potabile.
ATTESO IL PREMIER - Berlusconi avrà modo di constatare in prima persona la grave condizione di disagio in cui versa l'isola, investita in queste settimane dalla forte ondata migratoria dal Nordafrica. Con il premier ci saranno anche i ministri Roberto Maroni e Angelino Alfano. Il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, ha annunciato martedì sera che ci sarà anche lui e che intende chiedere al governo impegni precisi e concreti perché la situazione a Lampedusa si normalizzi stabilmente. I tecnici del Viminale, nel frattempo, stanno trattando con Tunisi per ilrimpatrio entro domenica di almeno mille immigrati.
«L'UE INTERVENGA» - Ai microfoni di Sky Tg24 il ministro degli Esteri Franco Frattini è tornato a ribadire la necessità di un intervento politico della Ue che affronti la «questione in tema di solidarietà tra Paesi europei», cominciando magari a «parlare con i francesi che stanno mettendo un muro a Ventimiglia». Di fronte al problema dell'immigrazione «l'Europa è inerte», attacca il titolare della Farnesina, perché non bastano i soldi stanziati per far fronte all'emergenza degli sbarchi. «Bruxelles - è la convinzione del ministro - non può dire "l'Italia ha ricevuto 7 milioni di euro, si arrangi"». Frattini ha anche ricordato che è in vigore da anni una legge che «prevede con chiarezza che quando ci sono afflussi improvvisi, inaspettati di sfollati verso uno o più Paesi, l'Ue deve adottare un piano straordinario che include la distribuzione presso i Paesi membri degli sfollati, per un periodo temporaneo necessario per il rimpatrio di coloro che non sono rifugiati, come in questo caso i tunisini, che sono migranti economici». Quanto ai possibili rimpatri concordati con Tunisi, il portavoce della Farnesina Maurizio Massari ha sottolineato che è «giusto concordare gesti anche immediati per mettere un blocco ai flussi di immigrati».
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