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17 mar 2011

La rivincita di mr. Napster Parker si compra la Warner

Secondo il Wall Street Journal il fondatore del servizio peer-to-peer fa parte di una cordata che sta per acquistare la major. L'uomo che mise in crisi l'industria discografica potrebbe essere il suo salvatore


IL CERCHIO si chiude: Sean Parker, il ragazzo che nel 1999 creò Napster assieme a Shawn  Fanning, aprendo l'era del download di massa e minando così le basi dell'intera industria discografica, sta per comprarsi una casa discografica. E non una qualunque, ma una delle major, la Warner Music. La notizia arriva dal Wall Street Journal: Parker è parte della cordata che ha fatto un'offerta di acquisto per la Warner. Del gruppo di potenziali acquirenti fanno parte anche il multimiliardario californiano Rob Burkle e il re dei supermercati Doug Teitelbaum. La cordata avrebbe buone possibilità di riuscita visto che, secondo il Journal, è l'unica ad aver fatto un offerta che comprende sia la casa discografica che la parte che si occupa di edizioni.

Il Wall Street Journal segnala che la partecipazione di Parker "non sarà 
materiale", ovvero che il suo contributo non dovrebbe essere economico, anche se il trentaduenne imprenditore americano ha nel suo portafoglio diversi milioni di dollari, avendo una quota del sette per cento di Facebook, che ha contribuito a lanciare, una partecipazione in Spotify e diversi altri interessi attraverso il venture capital di Founders Fund, di cui è socio dirigente. 

Parker, magnificamente portato sullo schermo da Justin Timberlake nel film "The social network" (vincitore di tre premi Oscar), è una delle figure più singolari della nuova imprenditoria digitale. Con Shawn Fanning aveva messo in piedi il leggendario Napster, 
il primo servizio peer-to-peer per la condivisione della musica, chiuso nel 2001 dopo alcune dispute legali sull'uso di file musicali protetti dal diritto d'autore. Napster fu la prima pietra lanciata contro l'industria discografica, l'inizio della valanga che ha portato l'industria stessa alla crisi irreversibile che ancora l'attraversa. Poi ha contribuito in maniera sostanziale alla trasformazione di Facebook nel network globale che è oggi, ha fatto nascere un altro social network, Plaxo. E' un imprenditore di tipo nuovo, un visionario, che immagina "il business di Internet come un modo di ri-architettare la società". Parker è convinto che sia "la tecnologia, non il business o i governi, la vera forza motrice dietro ai grandi cambiamenti sociali dei nostri tempi". 

A credere al ritratto che ne ha fatto David Fincher nel film, Sean Parker è un genio sregolato, che comprende dove va il mondo, lo anticipa, ma vive una vita esagerata, donne, lusso, cocaina (a causa della quale fu costretto a lasciare Facebook nel 2005, per un arresto, che non ha poi avuto alcun seguito). Lui tende a sminuire ("mi piacerebbe che la mia vita fosse davvero così 'cool'") ma è vero che chi lo conosce, Mark Zuckerberg in particolare, lo definisce semplicemente come "un genio". 

Ed ora il "genio" che ha contribuito in maniera sostanziale alla distruzione dell'industria discografica sembra sul punto di comprarsene un pezzo, piuttosto grande essendo la Warner Music ancora un colosso del mercato discografico. A noi sembra una buona notizia. Non foss'altro che per il fatto che Parker può essere il primo a dare una scossa positiva ad un industria che ancora non ha capito da che parte va il mondo, che cosa è la rete, come possono essere usati il social networking e la condivisione, quali possono essere le straordinarie possibilità per il mondo della musica. Il fondatore di Napster a capo di un industria discografica? Forse è davvero l'idea più singolare e più intelligente per salvare il mercato della musica. O quantomeno per farlo diventare qualcosa di diverso da quello che è oggi.

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