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15 mar 2011

Grillo-De Magistris, finisce a insulti "Sei come Berlusconi". "Lascia le ville"

Scambio di insulti, provocazioni e comunicati al vetriolo sui siti dei due alleati fino a pochi giorni fa. All'ex magistrato si rimproverano incoerenze, fino alla candidatura per Napoli. E lui risponde: "Parli come il Giornale"


Della serie: c'eravamo tanto amati. Da un lato l'idolo della rete, il comico attivista con il blog più cliccato d'Italia, Beppe Grillo. Dall'altro l'ex magistrato ora europarlamentare Idv e candidato sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Un rapporto idilliaco, fino a poche ore fa. Poi uno scambio di comunicati al vetriolo. Con Grillo che definisce De Magistris, "il mio più grande errore, ora si comporta come Berlusconi". E con l'ex pm che replica, "Caro Beppe parli come il Giornale, togliti le pantofole, esci dalle tue abitazioni di lusso e scendi in piazza". Uno scontro senza mezzi termini. E che parte proprio dalla scelta dell'esponente dell'Italia dei Valori di correre per le comunali napoletane. Ma andiamo con ordine.


Eurodeputato grazie al blog. In rete si erano già notati alcuni malumori. Con i grillini napoletani  -  parte della macchina elettorale utilizzata da De Magistris per conquistare un posto a Strasburgo  -  che non avevano mandato giù l'autocandidatura dell'ex pm. Poi il comunicato di Beppe Grillo. Affidato al suo blog. L'intento è chiaro già dal titolo. Foto in bianco e nero di De Magistris e le parole: "Comprereste un voto usato da quest'uomo?". Grillo inizia con un'autocritica. Scrive: "Quando sbaglio lo faccio in buona fede, ma subito dopo mi incazzo con me stesso. Di errori ne ho commessi molti e purtroppo ne commetterò altri, uno dei più imbarazzanti è stato Luigi de Magistris, eurodeputato grazie (anche) ai 
voti del blog". 

La visibilità e la coerenza. Il primo attacco è sul lavoro di De Magistris in Europa: "Sulla sua attività europarlamentare tantissimi contavano, io per primo, per contrastare i fondi europei destinati alle mafie. In questi mesi è stato forse più presente sui giornali e in televisione che nei banchi di Bruxelles. L'europarlamento è un passaggio per traguardi più importanti e di grande visibilità. Ah, la visibilità. Ah, la coerenza". Poi la scelta di competere per palazzo San Giacomo. Sotto accusa le dichiarazioni rilasciate dall'ex pm nel corso dell'anno. Tutte tese a smentire la sua probabile discesa in campo per Napoli.

Una questione giudiziaria. Grillo cita il blog di Antonio Pratesi, esponente Idv. Secondo il quale, De Magistris si sarebbe "rifiutato d'indagare, come ordinato dal Gip, su collusione fra magistrati di Lecce e magistrati di Potenza con ipotesi di reato gravissime che vanno dall'associazione per delinquere, all'estorsione, al favoreggiamento di banche che applicano tassi usurari". Per il comico genovese la goccia che fa traboccare il vaso è la replica dell'ex pm: "Bisogna guardare ai reati. Una cosa è la corruzione e l'associazione mafiosa, un'altra l'omissione o altre vicende minori. E che facciamo, lasciamo che ogni denuncia blocchi l'attività di un politico?". Per Grillo, "una risposta all'altezza di Berlusconi, ma anche di Mastella da Ceppaloni che vorrebbe candidarsi pure lui a Napoli". 

"Parli come Il Giornale". La replica di De Magistris non tarda ad arrivare. Parole dure, che non fanno sconti. "Sono allibito da quanto dice Grillo. Lui non ha interesse che la politica cambi. L'attività di Grillo è in qualche modo guidata da ben noti gruppi imprenditoriali e della comunicazione che lavorano con lui. Evidentemente vuole mantenere il suo marchio, ma non gli importa nulla che la politica funzioni. Anzi, se la politica funziona Grillo non ha più ragione di esistere". Poi l'accostamento linguistico: "Grillo parla il linguaggio de 'Il Giornale'. Io mi difendo nei processi e rispetto la magistratura". 

"Non ho tradito, amo Napoli". Per De Magistris la causa dello scontro è tutta politica. "Grillo ha incominciato ad avere fastidio per l'attività politica che svolgevo quando ho iniziato a recepire nelle mie battaglie politiche i tanti contenuti giusti delle iniziative dei meet-up del Movimento a cinque stelle. Da quel momento è iniziata la sua resistenza". Una resistenza che per l'eurodeputato è dettata dal fatto che "Grillo non ha interesse che la politica cambi, ha interesse a mantenere un marchio privatistico". E sulla candidatura a Napoli: "lui mi accusa di tradimento. Ma è una cosa che non esiste. Mi sono candidato a sindaco di Napoli perché la città sta sprofondando nel baratro. Il mio è un atto di esclusivo amore per Napoli". 

Vacanze a cinque stelle. E dopo la professione di amore per Napoli, la stilettata: "Invito Grillo a scendere dalle vacanze a cinque stelle e dal lusso delle sue abitazioni che valgono milioni di euro, a togliersi le pantofole e a scendere in piazza con noi". E ancora: "Invito Grillo a stare più tra il popolo e un po' meno in pantofole nelle sue abitazioni di lusso che ho avuto l'onore di frequentare e che ben conosco".

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