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20 mar 2011

Brembate, prelevati tamponi di saliva ai frequentatori della palestra di Yara

I controlli avvengono finora su base volontaria, al contrario di quanto era avvenuto nei giorni

scorsi nel corso degli interrogatori. Garofano (ex Ris): "Andrebbe rilevato il dna di tutto il paese"

Prelievi di saliva sono in corso nelle caserme dei carabinieri di Ponte San Pietro e Bergamo a cittadini di Brembate di Sopra e dintorni che frequentano il centro sportivo dove è stata vista per l'ultima volta Yara Gambirasio. L'idea è che chi l'ha rapita e uccisa sia uno di coloro che frequentano il grande impianto sportivo del paese, in cui si allena la squadra di ginnastica ritmica della ragazzina, e quindi il dna rilevato sul corpo della tredicenne appartenga a uno di loro.

I prelievi riguardano coloro che hanno accettato di sottoporsi all'esame dopo avere firmato una dichiarazione di volontarietà (a differenza della quarantina di persone alle quali era stato preso in modo coattivo, cioè a loro insaputa, nel corso degli interrogatori dei mesi scorsi). Si parla di diverse decine di fra tra istruttrici e genitori dei componenti della squadra, oltre a personale della palestra, della piscina e del centro sportivo. C'è chi dice (come il generale Luciano Garofano, ex comandante del Ris, con un'idea subito abbracciata dal sindaco di Brembate di Sopra) che bisognerebbe rilevare il dna di tutto il paese, partendo dal vicinato di Yara.

E a Chignolo d'Isola è stato lasciato anche uno striscione di invettive contro chi l'ha uccisa, fra i tanti messaggi di cordoglio e d'affetto sul luogo del ritrovamento del cadavere di Yara. Nello striscione, appeso alla cancellata di un'azienda in via Bedeschi, c'è scritto: 'Assassini - Noi non molliamo e non vi perdoniamo. Se vi troviamo, vi lapidiamo. Bastardi criminali'.

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