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18 mar 2011

Accordo fatto, Wind diventa russa

La società di telefonini ex Enel passa dal gruppo Sawiris alla Vimpelcom. Nascerà gruppo con 170 milioni di clienti

MILANO - Era il fiore all'occhiello dell'Enel, il simbolo dell'allargamento del colosso elettrico nazionale dal suo core business (vitale per l'Italia , ma oltremodo tradizionale) al rutilante mondo delle tecnologie emergenti, le telecomunicazioni cellulari. Poi è diventata egiziana e ora diventa russa. Stiamo parlando di Wind, che confluirà nella Vimpelcom, così come è stato deciso il 17 marzo dagli azionisti del gruppo russo, per formare un colosso dei telefonini con oltre 170 milioni di clienti. Un progetto sofferto e contestato, visto che il secondo azionista di Vimpelcom, la norvegese Telenor, continua a essere contrario all'operazione tanto da aver già annunciato che insisterà nella sua richiesta di arbitrato internazionale. La Wind passerà dalla Wind Telecom (ex Weather Investiments) dell'egiziano Naguib Sawiris alla Vimpelcom attraverso un aumento di capitale.

IL NO DI TELENOR - Una volta chiusa l'operazione entro la metà dell'anno, Sawiris porterà con sè in dote oltre il 51% di Orascom e il 100% della società italiana, che cambierà così padrone per la terza volta in 13 anni. Il gruppo egiziano avrà, nel nuovo gruppo, il 30,6% dei diritti di voto. L'ok di Vimpelcom è arrivato con una percentuale del 53,3% dei diritti di voto. Ad esprimersi a favore è stata infatti una parte, seppur non maggioritaria, degli azionisti di minoranza, ma anche la russa Altimo, uno dei soci fondatori di Vimpelcom, braccio operativo nelle tlc del gruppo Alfa del miliardario russo Mikhail Fridman, che, da sempre schierata per l'operazione, ha fatto sentire tutto il suo peso con oltre il 44% dei diritti di voto. L'ennesimo no è invece arrivato appunto da Telenor, l'altro socio fondatore, il cui 36% dei diritti di voto non è però bastato a bloccare il progetto.

SAWIRIS SENZA POSTI IN CDA - Telenor non ha mai nascosto la sua contrarietà, dovuta innanzitutto alla forte diluizione dei diritti economici e di voto che sarà costretta a subire in seguito alla fusione. La società norvegese ha oggi infatti il 39,58% del capitale e il 36% dei diritti di voto ma dopo l'operazione scenderà rispettivamente al 31,7% e al 25%. Ad essere ridimensionati a vantaggio di Wind Telecom saranno anche Altimo (dal 39% al 31,4% del capitale e dal 44,6% al 31% dei voti) e gli azionisti di minoranza. Grazie all'emissione di nuove azioni ordinarie e azioni privilegiate convertibili, a Sawiris verrà infatti concesso il 20% dei diritti patrimoniali ed il 30,6% dei diritti di voto della nuova Vimpelcom. Wind Telecom non potrà però contare su nessun rappresentante nel consiglio di amministrazione, in cui continueranno dunque a sedere tre consiglieri Altimo, tre Telenor e tre indipendenti.

CLIENTI OLTRE 170 MILIONI - Grazie alla mega-fusione, il nuovo gruppo avrà 174 milioni di clienti dal Mediterraneo ai Paesi ex-sovietici. Ad oggi si calcolano ricavi netti pro-forma pari a 21,3 miliardi di dollari e un ebitda pro forma di 9,4 miliardi di dollari (dati a fine 2009), con attività operative in 20 paesi in Europa, Asia, Africa e Nord America. Wind porterà con sè un debito di 8,3 miliardi di euro, ma anche circa un terzo dei ricavi complessivi della nuova società ed oltre 23 milioni di clienti.

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