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22 feb 2011

Libia come l'Egitto: "Il 17/02 in piazza contro Gheddafi"



Siamo ridotti a questo, a tifare per chi si oppone ai seminatori di rivoluzioni e di malessere. Ques ...

Per uno che lavora sodo negli Usa, come ti vantavi, mi pare che passi troppo tempo sui blog, conside ...

Nelle culture degne di questo nome, il cane è un animale nobilissimo, il miglior amico dell'uomo. Il ...

Il Gasdotto Libico Greenstream parte dalla Libia ed arriva a Gela ( Sicilia ) ma non è l'unico a por ...

prossimamente lukaschenko....poi putin....vuoi vedere che il cav è servito a qualcosa? i suoi "amici ...

E' apparso sulla tv di Stato per il primo intervento pubblico dall'inizio delle proteste. Muammar Gheddafi ha voluto smentire ogni voce che lo voleva già fuggito in Francia o in Venezuela: "Sono ancora qui a Tripoli", ha detto in un video di pochi secondi (nella foto) trasmesso dalla televisione statale controllata dallo stesso rais. Era stato preannunciato un discorso alla nazione, invece è stato unrapidissimo filmato di 22 secondi: il colonnello, seduto in una sorta di pulmino bianco e protetto da un grande ombrello bianco, si è rivolto alla telecamera solo per smentire la fuga. Poi ha salutato alcune persone che sostavano vicino alla vettura, ha chiuso l'ombrello ed è rientrato nel pulmino. Dopodiché la tv di Stato è tornato alla programmazione "regolare", a base soprattutto di balletti di danza classica. Nessun riferimento a quello che accade nelle strade: una repressione spropositata da parte dei militari che, per contenere la rivolta di piazza, hanno bombardato la folla. Dai jet, per tutto il pomeriggio di lunedì, i militari hanno mitragliato nei confronti dei manifestanti. Impossibile fare bilanci affidabili, secondo Al Jazeera i morti sarebbero almeno 250. L'ambasciatore libico all'Onu ha parlato chiaramente di "genocidio". Il mondo ha osservato con sdegno e indignazione le poche immagini giunte da Tripoli. Le Nazioni Unite, l'Unione europea e le diplomazie dei vari Stati hanno chiesto al colonnello Gheddafi di "far cessare immediatamente le violenze", come ha detto il segretario dell'Onu Ban-Ki Moon. 


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13:24 - Il ministro degli Esteri Franco Frattini, riferirà mercoledì alle 16 al Senato sulla situazione in Libia. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. 

13:09 - Nota ufficiale di Palazzo Chigi circa le rivolte libiche: "L'Italia è vicina al popolo libico che sta attraversando un momento tragico della sua storia", si legge nel comunicato. Giunge poi la categorica smentita che vi sia stato alcun aiuto italiano nella repressione delle manifestazioni. "Sono totalmente false, provocatorie e prive di fondamento le voci riguardo a presunti aiuti italiani, militari o sotto qualsiasi altra forma, nelle azioni contro i manifestanti e a danno dei civili".

13:00 - "Al momento non ci sono problemi di approvigionamento di gas per l'Italia": lo ha affermato un portavoce della Commissione Ue, aggiungendo che Bruxelles è "in stretta collaborazione" con le autorità italiane. Il portavoce ha poi precisato che il mercato è diversificato e che al momento le scorte sono sufficienti anche se la Libia dovesse chiudere i rubinetti.

12:11 - Partirà alle ore 13 dallo scalo 'Leonardo Da Vinci' di Fiumicino il primo volo speciale di Alitalia, concordato con la Farnesina, che si affiancherà ai voli di linea previsti per il rientro dei connazionali dalla Libia. A quanto si è appreso Alitalia, oltre ai due collegamenti giornalieri (uno già partito per Tripoli questa mattina alle 8.15), ha messo a disposizione un volo speciale operato con un Boeing 777 capace di 280 posti, per consentire in tempi quando più rapidi il rientro dei connazionali. 

12:00 - Sono almeno 50 i cittadini libici che si sono radunati sotto il consolato libico in Via Baracchini a Milano: stanno protestando contro il massacro di civili che sta avvenendo in queste ore nello stato nordafricano. Su uno degli striscioni che espongono si legge "Noi invece vogliamo disturbarlo", riferendosi alle dichiarazioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che avrebbe detto di non voler disturbare Gheddafi. I manifestanti stanno chiedendo che venga tirata giù, dalla finestra, la bandiera che rappresenta il governo del colonnello.

11:34 - Le forniture di gas dalla Libia all'Italia non si sono interrotte anche se "la situazione è molto complicata": lo ha dichiarato il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia, secondo cui la Commissione emergenza gas del ministero monitora la situazione e che il ministero ha già allertato il Comitato di sicurezza sulle forniture di gas. Saglia ha spiegato che questa sera ci sarà un vertice tra il premier Silvio Berlusconi e e i ministri interessati all'emergenza Libia. 

11:13 - Il ministro della Difesa Ignazio La Russa: "Il C-130 non potrà atterrare a Bengasi ma in un altro scalo che per motivi di riservatezza non dico quale sia. L'operazione comunque non viene meno: cambiano soltanto orari, tempi e luoghi". Il titolare del Dicastero della Difesa ha anche affermato che sarà il cacciatorpediniere lanciamissili 'Francesco Mimbelli' a salpare dall'Italia per fare "da piattaforma per il controllo aereo nel sud del Mediterraneo". La 'Mimbelli' è una unità multi-ruolo con un equipaggio di circa 400 persone.

11:00 - Giunge la conferma: il C-130 decollato per rimpatriare gli italiani non potrà atterrare a Bengasi, come previsto. Le piste sono andate completamente distrutte durante la rivolta di lunedì. 

10:46 - "Dopo il silenzio che avete osservato sui massacro perpetrato da Gheddafi, abbiamo deciso di tagliare il gas libico che parte dal campo di Al Wafa e che passa per la nostra regione verso l'Italia e il nord dell'Europa attraverso il Mediterraneo": lo scrivono, sul profilo Facebook del sito di opposizione libica "17 febbraio", gli abitanti della regione occidentale della Libia, dalla città di Nalut fino a Gherban.

10:35 - Record degli ultimi 30 mesi per il petrolio. Sia il Brent sia il light crude sono in deciso aumento, raggiungendo il picco da 2 anni e mezzo. I future sul brend salgono di 2,19 dollari a 107,93 dollari dopo un massimo di 108,57 dollari, mentre a New York sale a 98,15 dollari. 

10:32 - Le piste dell'aeroporto di Bengasi sono state distrutte. "Gli aerei passeggeri non possono atterrare", ha dichiarato il ministro degli Esteri egiziano Ahmed Gheit. 

10:18 - L'emittente iraniana Press Tv prima, e Al-Jazeera poi, parlano di nuovi bombardamenti sulla folla e di "centinaia di morti" tra ieri e oggi. 

09:57 - Anche Hamas condanna le violenze in Libia. In un comunicato il movimento islamico ha fatto appello "al popolo palestinese, ai musulmani e agli arabi per condannare questi massacri", sottolineando che "il regime libico ha usato la forza aerea contro contro il suo stesso popolo che manifestava pacificamente".

09:47 - Secondo Al Jazeera, a Tripoli sono ripresi i raid aerei sui manifestanti. Dai jet i militari hanno ricominciato a sparare sulla folla.

09:30 - L'Italia, intanto, ha annunciato che sta per partire il rimpatrio dei nostri connazionali dalla Libia. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa, in visita ufficiale negli Emirati Arabi Uniti, ha affermato che un C-130 dell'Aeronautica Militare "decollerà in mattinata e riporterà a casa entro oggi i primi italiani da Bengasi". Un centinaio i passeggeri previsti. Il Ministro ha poi aggiunto che l'Italia è "pronta ad ogni evenienza", e ha confermato che per il tardo pomeriggio di martedì è previsto un incontro con il premier Silvio Berlusconi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e i ministri degli Esteri Franco Frattini e dell'Interno Roberto Maroni.

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