LO SCANDALO - FOTO OSE' SCATTATE CON LA MACCHINETTA PER LE FOTOTESSERE
Un ragazzo e una ragazza accusano Luca Talice di molestie durate anni, nei locali del Comune di Seregno
MILANO - L'assessore alla sicurezza della Provincia di Monza, Luca Talice, 40 anni, è stato denunciato per violenza sessuale da due giovani militanti del Carroccio. Sui presunti abusi sta indagando la procura di Monza, che ha aperto un fascicolo. I due giovani militanti della Lega, un ragazzo e una ragazza, hanno presentato lo scorso dicembre una denuncia in procura per abusi sessuali che avrebbero subito per anni nei locali del comune di Seregno (Monza e Brianza), dove Talice svolge anche la funzione di consigliere comunale della Lega Nord. «C'è un'indagine in corso. La Procura sta svolgendo tutti gli accertamenti del caso», conferma il procuratore di Monza Corrado Carnevali.
LE FOTO OSE' - Come anticipato dal settimanale «Esagono» i due giovani leghisti hanno denunciato a dicembre il politico brianzolo, tra i fedelissimi di Umberto Bossi, per abusi che sarebbero andati avanti per anni e sarebbero avvenuti, in alcune circostanze, la sera nei locali del comune di Seregno. Il ragazzo, in particolare, avrebbe subito violenze anche quando era minorenne. Il fascicolo è approdato sul tavolo del pm Alessandro Petè, che sta indagando sulla vicenda. Talice avrebbe anche costretto le presunte vittime a scattare immagini pornografiche utilizzando la macchinetta delle fototessere situata all'interno del palazzo comunale. Le testimonianze parlano di «pressioni psicologiche al limite del plagio, di violenze sessuali abiette, di rapporti avuti anche nel palazzo comunale (di Seregno, ndr), di fotografie scattate nella macchinetta delle fototessere a Comune chiuso al pubblico».
«TUTTO INVENTATO» - L'assessore Talice si dice assolutamente innocente e «stupito» della notizia di essere stato denunciato per violenza sessuale. «Non sono stato convocato in Procura - ha spiegato -. Ho appreso tutto dal giornale. Ho appreso dall'Esagono la notizia che mi vede protagonista di aberranti delitti. Ho escluso nel modo più assoluto mie responsabilità e affidato la mia difesa all'avvocato Luigi Peronetti di Monza, al quale ho dato mandato di dar corso a tutte le azioni necessarie alla mia tutela». «La vicenda è assolutamente inventata», aggiunge Luigi Peronetti, il legale dell'assessore. «Domani andrò alla Procura di Monza a vedere, finora ho solo visto l'articolo uscito al riguardo. Ma la vicenda è assolutamente inventata». «Non ho capito chi sono i due ragazzi. Noi - ha aggiunto il legale - non sappiamo nulla». Ma se anche ci fosse un'inchiesta (e il procuratore ha confermato che c'è un fascicolo aperto), sarebbe coperta da segreto istruttorio e «bisogna capire da dove nasce e qual è il motivo della delazione». L'avvocato ha spiegato di avere il mandato per le «azioni a tutela» del proprio assistito con la possibilità «eventualmente di agire contro il giornale». «L'assessore - ha concluso - è scomodo. È un paladino della legalità e ha infastidito certi poteri».
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