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10 gen 2011

«Io aggredito al grido di ciccione»

IL DIRETTORE DEL GIORNALE: «RIDICOLO ATTRIBUIRMI RESPONSABILITÀ MORALE»

Il blogger Mario Adinolfi su Facebook: «Pestato di notte da otto ragazzini. Ora Sallusti è contento?»

MILANO - «Sabato sera Blob ha rimandato in onda la scena, tratta da Agorà su Raitre, in cui il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, si augura platealmente che io venga picchiato. Tre ore dopo è stato accontentato». Inizia così il racconto di Mario Adinolfi. Sulla sua pagina di Facebook, il blogger e giornalista denuncia di essere stato aggredito nella notte tra sabato e domenica a Roma da otto ragazzini («forse non c'era neanche un maggiorenne»), di essere stato preso a pugni e a colpi di casco in faccia al grido di «ciccione». In Pronto Soccorso gli sono state riscontrate ecchimosi, edema, ferite lacero-contuse. «Niente di terribile - scrive Adinolfi -. Ma il turbamento è profondo». Lunedì, sempre in Rete, Adinolfi ha annunciato che uno dei suoi aggressori è stato identificato. «È un ragazzo di neanche 16 anni, che ha smesso di andare a scuola, fa il cameriere e ha il mito della boxe, evidentemente mi vedeva bene come sacco di allenamento», ha raccontato l'ex candidato alle primarie del Pd.

SALLUSTI - Pur citandolo, Adinolfi sottolinea comunque di non considerare il direttore delGiornale «mandante "morale" dell'aggressione». «Chi mi ha colpito probabilmente neanche sa chi sia Sallusti» scrive nello spazio che il social network riserva alle note. Sempre su Facebook, tuttavia, ma in un post in bacheca, Adinolfi riassume così la vicenda: «Aggredito in strada di notte da un branco di otto ragazzini al grido di "ciccione", preso a colpi di casco in faccia da uno con i capelli rasati (...) per fortuna sono grosso e so difendermi e ho preso il numero di targa di motorino... che dite, ora che m'hanno picchiato Sallusti sarà contento?».

SOLIDARIETÀ - Sul network continuano ad arrivare parole di vicinanza e affetto nei confronti di Adinolfi e vengono postati commenti di incredulità per quanto successo. Solidarietà bipartisan è stata espressa al giornalista da parte di numerosi esponenti politici. «Voglio esprimere la mia vicinanza a Mario Adinolfi per l'aggressione che ha subito», ha dichiarato in una nota il senatore Pd Ignazio Marino, «un gesto davvero inqualificabile, spero che i responsabili vengano identificati al più presto». L'ex candidato alle primarie del Pd ha ricevuto anche la telefonata di solidarietà di Walter Veltroni. «Condanno con fermezza quanto accaduto» ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno, riferendosi al giornalista-blogger come «persona obiettiva e coerente». Lo stesso Sallusti ha voluto esprimere totale solidarietà ad Adinolfi, «vittima - si legge in una nota - dell'ingiustificabile aggressione subita». «Mi spiace - afferma il direttore del Giornale - che qualcuno stia strumentalizzando un mio diverbio televisivo con Adinolfi con il quale ho avuto un acceso dibattito in tv nei giorni degli scontri studenteschi proprio sulla gravità di qualsiasi atto di violenza che non può essere in alcun caso minimizzato o giustificato. Attribuirmi responsabilità morali per quanto accaduto è inaccettabile e ridicolo».

IRONIA - Malgrado la disavventura, Adinolfi non ha perso comunque la voglia di riderci su. «Dopo che ho preso la prima cascata in faccia - scrive in un altro post -, tanto per far capire che erano loro a dover avere paura, ho citato Mario Brega (l'attore romano, ndr): "Manco er sangue m'hai fatto uscì..". Sotto il post, il link al video di YouTube con lo sketch tratto da Borotalco.

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