FASCICOLO APERTO DOPO GLI INCIDENTI MORTALI
Risultati del pm dopo i test di sicurezza sulle piccole auto: non c'è alcuna garanzia di tenuta dell'abitacolo
L'ultimo incidente a Roma con una microcar (Proto) |
Le vetturette sono «notoriamente insicure»: indipendentemente dalle modifiche che consentono di superare la velocità massima di 45 chilometri orari, in caso di impatto con ostacoli fermi o mobili, secondo le perizie, «non c'è nessuna garanzia di tenuta dell'abitacolo». Ma l'assenza di mezzi di controllo, come il sistema abs e gli airbag, sono la conseguenza di un «vuoto normativo». Spiegano in Procura: «La normativa Cee è troppo blanda, e l'Italia non fa che applicare le regole internazionali senza creare correttivi, che invece sarebbero necessari. Ma è lo stesso concetto di correttivo in questo caso ad essere paradossale: uniformare i criteri a quelli delle auto normali significherebbe mettere in dubbio l'esistenza stessa delle vetturette». Ad esempio: i mezzi sono equiparati ai ciclomotori (anche per quanto riguarda la patente) e, quindi, non è obbligatoria l'adozione di alcuni sistemi di sicurezza tipici delle auto a quattro ruote. E se anche le case costruttrici sono disponibili a rafforzare i dispositivi, «i criteri di omologazione - fa notare la pm Condemi -, come quello del peso di 350 chilogrammi, impongono, per rimanere entro quel limite, che si usino materiali leggeri per la costruzione dell'abitacolo così come per ogni altro componente della macchinetta»
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