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10 gen 2011

Arluno, donna picchiata e strangolata L'ex fidanzato si costituisce e confessa

IL CORPO ERA STATO RITROVATO SEMINUDO, CON IL VOLTO TUMEFATTO E IRRICONOSCIBILE

L'uomo, un quarantenne di Corbetta, ha raccontato di aver aggredito la vittima durante una lite per gelosia

MILANO - Una donna seminuda, con il volto completamente tumefatto e segni di strangolamento, è stata trovata morta domenica sera, poco dopo le 22, ad Arluno, in provincia di Milano. A lanciare l'allarme, una telefonata al 118 di un passante che l'ha vista vicino ad alcuni giardinetti, a poca distanza dall'autostrada. La donna era in strada agonizzante quando sono arrivati i soccorritori, ed è morta ancora prima del trasporto in ospedale. Lunedì pomeriggio si è costituito il presunto omicida: un quarantenne originario di Corbetta, che ha dichiarato di essere l'ex fidanzato della vittima. nel frattempo la donna, anche lei di Corbetta, è stata identificata. L'uomo è stato portato in procura per essere interrogato dal pubblico ministero Grazia Pradella, che nelle prossime ore potrebbe decidere di disporne il fermo. L'autopsia, già disposta dal magistrato, chiarirà l'esatta dinamica dell'omicidio.

LA VIOLENZA - Il riconoscimento dei tratti somatici della donna era risultato difficoltoso a causa della tumefazione del volto in seguito ai colpi ricevuti, che hanno portato alla rottura della mandibola. Una delle ipotesi al vaglio degli investigatori dell'Arma era che potesse trattarsi di una prostituta, anche se le sue impronte, non registrate nella banca dati delle forze dell'ordine, facevano pensare a una persona incensurata. Le indagini dei carabinieri di Legnano sono state portate avanti anche con l'aiuto delle telecamere di videosorveglianza del Comune di Arluno. L'uomo avrebbe raccontato di aver massacrato la sua ex a pugni e poi di averla strangolata. A quanto si apprende, a scatenare la violenza dell'indagato sarebbe stata la gelosia della vittima, che avrebbe visto sul suo cellulare il numero di un'altra donna.

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