Grande fratello, vuole entrare armato di coltello: «Sono un nuovo concorrente»
Un romano di 38 anni è stato bloccato domenica sera mentre cercava di introdursi negli studi di Cinecittà
Alessia Marcuzzi , conduttrice del Gf (Ansa)
ROMA - Ha tentato di entrare nella casa del Grande Fratello dicendo di essere un nuovo concorrente, ma aveva con sé un coltello e un noccoliere. Con questa scusa un romano di 38 anni si è presentato ieri, intorno alle 20, negli studi di Cinecittà a Roma chiedendo di entrare nel luogo dove si registra il reality di Canale 5. «Sono un nuovo concorrente del Grande fratello, devo entrare», ha detto agli addetti alla sicurezza. L'uomo è stato subito bloccato dalla vigilanza che ha chiamato i carabinieri che lo hanno fermato. L'uomo è stato poi portato in ospedale per accertamenti psichiatrici e denunciato per tentata violenza privata e porto abusivo di armi.
I PRECEDENTI - Quello di domenica sera non è il primo arresto nella storia della versione italiana del programma. In dieci anni (la prima edizione debuttò nel settembre 2000) e undici edizioni i responsabili della sicurezza del programma ne hanno viste di tutti i colori. Proprio nella prima edizione finì in manette un mitomane, che, armato di fionda, lanciò all'interno del giardino della casa una pesante pallina di piombo avvolta in un foglietto. Si trattava di un messaggio d'amore per Marina La Rosa, la cosiddetta "gatta morta" del 'GF1'. L'uomo, che era riuscito a scavalcare il muro di cinta di Cinecittà, venne arrestato poco dopo dai Carabinieri. Tentativi di incursione di minore gravità se ne contano poi a migliaia, tutti arginati dalle recinzioni e dal servizio di security che vigila 24 ore su 24 sulla casa e i suoi inquilini. Ma vale la pena di ricordare quelli più stravaganti - raccolti da Monica Tellini e Alessandra Corbi nel libroGrande Fratello. Il meglio, uscito proprio per il decennale del programma - messi in atto spesso da colleghi televisivi o ex inquilini. Tra questi ultimi si distinsero nella prima edizione i concorrenti Sergio, Lorenzo e Francesca che, dopo essere stati eliminati, fecero sorvolare la casa da un deltaplano che lanciò un biglietto di saluti agli amici rimasti in casa.
LA MONGOLFIERA DI PAOLANTONI - I tentativi più spettacolari li ha messi in atto la trasmissione Quelli che il calcio già nella prima edizione. È il novembre del 2000 e una mongolfiera della trasmissione tenta per la prima volta di violare la «privacy» della Casa e l'isolamento con le notizie dall'esterno imposto ai concorrenti. L'incursione fallisce. Il comico Paolantoni, dalla mongolfiera, con un megafono, cerca di far arrivare nella casa i risultati delle partite di calcio. La «contraerei» GF risponde con un idrante, un fumogeno e musica a tutto volume dalla regia. Paolantoni ritenta, ma anche la seconda incursione fallisce. Per coprire la voce del megafono, Grande Fratello, spara musica dance con amplificatori da 8000 watt. Per tentare di raggiungere gli inquilini, Quelli che il calcio ci prova anche con un Cavallo di Troia e un disco volante. Per poter raggiungere l'obiettivo, il programma Rai aveva affittato un terreno sotto la collinetta di Cinecittà, dove sorgeva la Casa, con l'idea di edificarvi una Casa gemella. Poi, invece, aveva sfruttato l'area come una sorta di campo-base dal quale tentò i decolli più disparati. Il più clamoroso fu quello del disco volante: la squadra di incursori del programma sportivo fece arrivare direttamente da New York, su un cargo speciale, il disco volante che era stato usato per girare il film Indipendence Day. La gigantesca astronave sorvola la Casa mentre i concorrenti rimangono attoniti e impressionati. Paolantoni riuscirà a mettere a segno la sua unica incursione fortunata con una gru: dopo vari tentativi l'attore napoletano riuscirà ad avvicinarsi alla Casa e ad invitare i ragazzi ad uscire fuori al grido di: «Fuitevenne, la vita è bella!».
Alessia Marcuzzi , conduttrice del Gf (Ansa) |
I PRECEDENTI - Quello di domenica sera non è il primo arresto nella storia della versione italiana del programma. In dieci anni (la prima edizione debuttò nel settembre 2000) e undici edizioni i responsabili della sicurezza del programma ne hanno viste di tutti i colori. Proprio nella prima edizione finì in manette un mitomane, che, armato di fionda, lanciò all'interno del giardino della casa una pesante pallina di piombo avvolta in un foglietto. Si trattava di un messaggio d'amore per Marina La Rosa, la cosiddetta "gatta morta" del 'GF1'. L'uomo, che era riuscito a scavalcare il muro di cinta di Cinecittà, venne arrestato poco dopo dai Carabinieri. Tentativi di incursione di minore gravità se ne contano poi a migliaia, tutti arginati dalle recinzioni e dal servizio di security che vigila 24 ore su 24 sulla casa e i suoi inquilini. Ma vale la pena di ricordare quelli più stravaganti - raccolti da Monica Tellini e Alessandra Corbi nel libroGrande Fratello. Il meglio, uscito proprio per il decennale del programma - messi in atto spesso da colleghi televisivi o ex inquilini. Tra questi ultimi si distinsero nella prima edizione i concorrenti Sergio, Lorenzo e Francesca che, dopo essere stati eliminati, fecero sorvolare la casa da un deltaplano che lanciò un biglietto di saluti agli amici rimasti in casa.
LA MONGOLFIERA DI PAOLANTONI - I tentativi più spettacolari li ha messi in atto la trasmissione Quelli che il calcio già nella prima edizione. È il novembre del 2000 e una mongolfiera della trasmissione tenta per la prima volta di violare la «privacy» della Casa e l'isolamento con le notizie dall'esterno imposto ai concorrenti. L'incursione fallisce. Il comico Paolantoni, dalla mongolfiera, con un megafono, cerca di far arrivare nella casa i risultati delle partite di calcio. La «contraerei» GF risponde con un idrante, un fumogeno e musica a tutto volume dalla regia. Paolantoni ritenta, ma anche la seconda incursione fallisce. Per coprire la voce del megafono, Grande Fratello, spara musica dance con amplificatori da 8000 watt. Per tentare di raggiungere gli inquilini, Quelli che il calcio ci prova anche con un Cavallo di Troia e un disco volante. Per poter raggiungere l'obiettivo, il programma Rai aveva affittato un terreno sotto la collinetta di Cinecittà, dove sorgeva la Casa, con l'idea di edificarvi una Casa gemella. Poi, invece, aveva sfruttato l'area come una sorta di campo-base dal quale tentò i decolli più disparati. Il più clamoroso fu quello del disco volante: la squadra di incursori del programma sportivo fece arrivare direttamente da New York, su un cargo speciale, il disco volante che era stato usato per girare il film Indipendence Day. La gigantesca astronave sorvola la Casa mentre i concorrenti rimangono attoniti e impressionati. Paolantoni riuscirà a mettere a segno la sua unica incursione fortunata con una gru: dopo vari tentativi l'attore napoletano riuscirà ad avvicinarsi alla Casa e ad invitare i ragazzi ad uscire fuori al grido di: «Fuitevenne, la vita è bella!».
Nessun commento:
Posta un commento