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1 gen 2011

«Duel» sul raccordo anulare: una 600 blocca una Ferrari, due arresti


Testa a testa, speronamenti, poi la lite e le botte selvagge: in carcere il ferrarista e un amico. In ospedale l'aggredito

La Ferrari sequestrata (Ansa)
La Ferrari sequestrata (Ansa)
ROMA - A bordo di una Fiat 600 aveva "sfidato" una Ferrari, impedendole il sorpasso. Sarebbe questo il motivo di un folle inseguimento notturno sul Grande raccordo anulare di Roma, finito con un'aggressione fisica e due arresti, dopo un serrato testa a testa, con tanto di speronamenti. Quella che agli automobilisti in transito è sembrata una gara era in realtà una punizione: la conseguenza di uno stupido diverbio. Alla fine, speronato e inseguito dal ferrarista, il conducente della Fiat è stato picchiato selvaggiamente sulla corsia d'emergenza.

VIOLENZA PRIVATA - La scena è stata però notata da un carabiniere libero dal servizio che, chiamando il 112 prima e intervenendo a dare man forte ai colleghi poi, ha evitato il peggio. Sono stati arrestati, così, due romani di 30 e 32 anni, il ferrarista e un amico che si trovava con lui, entrambi già noti alle forze dell'ordine. Dovranno rispondere di violenza privata, lesioni aggravate in concorso, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. La Ferrari, risultata noleggiata, è stata sequestrata.

INSEGUIMENTO - L'inseguimento è iniziato sul Gra, all'altezza dell'uscita Pontina, dove il conducente della Fiat non si è lasciato superare dalla Ferrari che lo seguiva. Probabilmente indispettito da tale atteggiamento, il conducente della Ferrari ha prima speronato diverse volte l'utilitaria e dopo averla bloccata, è sceso dal veicolo e, insieme all'amico, ha mandato in frantumi un finestrino della 600 e preso a pugni il 32enne che la guidava. I due aggressori sono stati arrestati dai militari del Nucleo Radiomobile di Roma. All'interno della Ferrari sono stati rinvenuti 27.500 euro in contanti: la provenienza del denaro, sequestrato assieme all' auto, dovrà essere chiarita. Il conducente della 600 è stato portato al Sant'Eugenio per i soccorsi; è stato dimesso con una prognosi di 21 giorni.

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