I VOLUMI DI VENDITA SONO SCESI IN ITALIA DEL 9,2%
Male il Lingotto, la flessione degli acquisti di vetture del gruppo l'anno scorso è stata del 17% rispetto al 2009
(Reuters) |
GRUPPO FIAT - Le immatricolazioni di Fiat Group Automobiles nell'anno sono state 1 milione 41 mila, il 17% in meno rispetto al 2009, con una quota del 7,6% rispetto all'8,7% di un anno fa. In uno scenario europeo caratterizzato da un calo delle immatricolazioni per FGA nei principali mercati, fa eccezione la Spagna dove Fiat Group Automobiles ha aumentato i volumi di vendita del 23%, ottenendo una quota del 3%, in crescita di mezzo punto percentuale rispetto al 2009. Vanno inoltre segnalati i positivi risultati ottenuti da FGA in alcuni mercati minori, come per esempio in Olanda (volumi a +43,5% in un mercato che cresce del 24,3%), in Belgio/Lussemburgo (FGA +22,3% e mercato +14%) e in Irlanda, dove le vendite di Fiat Goup Automobiles sono aumentate del 68,2% in un mercato cresciuto del 54,5%. In dicembre le auto vendute da FGA in Europa sono state quasi 70 mila, il 19,1% in meno rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. La quota (in calo di 1,3 punti percentuali in confronto a dicembre 2009) è stata del 6,7%, la stessa ottenuta in novembre 2010. È naturalmente il brand Fiat a essere stato maggiormente condizionato dalla mancanza di incentivi alla rottamazione nei principali mercati europei. Nel 2010 il marchio ha venduto oltre 825 mila vetture, il 18,8% in meno rispetto al 2009. La quota dell'anno è del 6%, in calo di un punto percentuale.
In dicembre le Lancia vendute sono state 6.500, il 27,4% in meno nel confronto con lo stesso mese del 2009 peruna quota dello 0,6%, 0,2 punti percentuali in meno rispetto a dicembre dell'anno precedente. Anche in questo caso, tuttavia, i risultati dell'ultimo mese del 2010 sono allineati a quelli ottenuti dal brand tra agosto e novembre. Va segnalato, infine, che Lancia è stata decisamente penalizzata nei suoi risultati a causa del forte calo del mercato italiano, dove il marchio ottiene da sempre i suoi maggiori volumi. Sostanzialmente stabili le vendite nell'anno di Alfa Romeo rispetto a quelle del 2009: oltre 110 mila immatricolazioni con quota fissa allo 0,8%. Nell'ultimo mese del 2010 - così come nei precedenti - Alfa Romeo ottiene un risultato in forte controtendenza, aumentando i volumi di vendita del 39,4% (quasi 9.400 le immatricolazioni) per una quota che passa dallo 0,6% di dicembre 2009 allo 0,9%. Si tratta di un trend decisamente positivo che prosegue ormai da alcuni mesi. Infatti le vendite Alfa Romeo sono cresciute dell'1,9% in agosto, del 9,4% in settembre, del 12,6% in ottobre e del 25,6% in novembre. Artefice di questa crescita è senza dubbio la Giulietta che, presentata alla stampa internazionale in aprile e commercializzata da maggio 2010, è già stata acquistata da oltre 32 mila clienti in tutta Europa.
IL LINGOTTO - Dal Lingotto commentano così i dati Acea: «Sul calo registrato dal gruppo Fiat in Europa nel 2010 hanno inciso «principalmente due fattori: il consistente calo complessivo del mercato (soprattutto in Italia) e il fatto che nel 2009 la sua gamma di vetture a basso impatto ambientale aveva beneficiato in maniera molto forte degli ecoincentivi attuati da numerose nazioni europee». Comunque, «in uno scenario europeo caratterizzato da un calo delle immatricolazioni per Fiat Group Automobilies nei principali mercati, fa eccezione la Spagna dove FGA ha aumentato i volumi di vendita del 23%, ottenendo una quota del 3%, in crescita di mezzo punto percentuale rispetto al 2009». Da Torino segnalano anche «i positivi risultati ottenuti da FGA in alcuni mercati minori, come per esempio in Olanda (volumi a +43,5% in un mercato che cresce del 24,3%), in Belgio/Lussemburgo (FGA +22,3% e mercato +14%) e in Irlanda, dove le vendite di Fiat Group Automobiles sono aumentate del 68,2% in un mercato cresciuto del 54,5%». La mancanza di incentivi nei principali mercati europei nel 2010 ha «naturalmente maggiormente condizionato il brand Fiat» anche se, come per l'intero gruppo, anche per Fiat - rilevano dal Lingotto - il risultato di dicembre è «sostanzialmente in linea con quello di novembre 2010, quando la quota era stata del 5,2%».
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