MILANO (Reuters) - Profonda preoccupazione per il futuro della cultura in Italia e in Europa. Ad esprimerla oggi al capo dello Stato Giorgio Napolitano è stato il direttore d'orchestra Daniel Barenboim, che ha fatto un appello alle autorità prima di iniziare a dirigere il "Die Walkure", che inaugura stasera la stagione della Scala di Milano, all'esterno della quale la polizia si è brevemente scontrata con i manifestanti che protestano contro la riforma dell'università.
"Signor presidente della Repubblica ... sono molto felice di dirigere anche quest'anno il 7 dicembre alla Scala. Sono molto onorato di essere stato dichiarato maestro scaligero e parlo a tale titolo, ma anche in nome di tutti i miei colleghi che suonano, cantano, ballano e lavorano e non solo in questo magnifico teatro, per dirvi a che punto siamo profondamente preoccupati per il futuro della cultura nel nostro paese e in Europa", ha detto il maestro prima di dare il via all'opera di Richard Wagner pochi minuti dopo le 17.
"Vorrei ricordare insieme l'articolo 9 della Costituzione: la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione", ha concluso, conquistando gli applausi della platea.
Già nei mesi scorsi, Barenboim si era espresso contro la legge sulle fondazioni liriche, che secondo gli addetti ai lavori penalizza i lavoratori del mondo dello spettacolo e della cultura. Anche il sovrintendente Stephan Lissner nei giorni passati ha espresso timori per i tagli previsti, che rischiano di lasciare la Scala -- che necessita di almeno 40 milioni di euro dal governo, per un budget totale coperto al 40% da fondi pubblici e il 60% da autofinanziamento -- senza decine di milioni.
Stasera, anche l'ex-procuratore capo di Milano Francesco Saverio Borrelli, noto melomane, ha detto di "sodalizzare pienamente con la protesta a favore della cultura". "I tagli sono stati apparentemente applicati secondo un principio di uguaglianza, ma se così fosse avrebbero dovuto essere applicati ente per ente".
Così, sulla tradizionale prima di quest'anno, come previsto, si sono addensate le nubi non solo del maltempo, ma dei tagli alla cultura previsti dal governo.
Mentre nel tempio dei melomani arrivavano gli invitati -- fra cui, oltre a Napolitano, il sindaco di Milano Letizia Moratti, il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani e vari esponenti del mondo dell'economia e della finanza -- centinaia di immigrati, di lavoratori dello spettacolo e i giovani dei collettivi studenteschi sono tutti radunati sotto palazzo Marino, dal lato opposto a quello del teatro. Alcuni hanno chiamato a gran voce Napolitano al suo arrivo, mentre altri si sono brevemente scontrati con poliziotti in tenuta antisommossa, alcuni dei quali rimasti contusi, secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine.
Intanto va in scena una tecnologica "Valchiria" -- per una durata di circa 5 ore di spettacolo -- parte di un progetto più ampio per arrivare al giugno 2013 con la rappresentazione di quattro opere wagneriane.
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