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8 dic 2010

Bloccare WikiLeaks? Non ha prezzo

Dopo Amazon (che ha negato i server) Paypal e le poste svizzere anche Mastercard e Visa Europe hanno deciso di bloccare i bonifici a Wikileaks, che donatori da tutto il mondo versavano via web a favore del sito. Julian Assange si è consegnato alla polizia di Londra: il giudice del tribunale di Westminster ha respinto la richiesta di scarcerazione su cauzione.

Da oggi, per aiutare Wikileaks bisogna ricorrere a un trasferimento bancario, da destinare a un istituto di credito islandese o a una banca commerciale di Kassel, in Germania.

In alternativa, resta l'opzione piu' antica, ma dall'innegabile "old fashion" come scrive WikiLeaks sulla sua pagina web: infilare un mazzetto di contanti in una busta da lettere e inviarlo nella lontana Australia. "Il regolamento Mastercard impedisce ai clienti di impegnarsi o facilitare, direttamente o indirettamente, ogni tipo di azione illegale", e' stata la spiegazione fornita dalla statunitense Mastercard. Poche ore dopo Visa Europe ha seguito la sua concorrente, bloccando i finanziamenti di tutti i donatori europei.

Una mascherata
A Julian Assange restano gli attestati di stima che giungono dai quattro angoli del globo. "We love you", "una mascherata della giustizia" urlavano decine di manifestanti a Londra al di fuori del Palazzo di Giustizia dove Assange tentava di ottenere la liberta' provvisoria avvalendosi dell'aiuto di 'star' come Ken Loach, l'attivista per i diritti umani Jemima Kahn (ex fidanzata di Hugh Grant) e il giornalista australiano John Pilger.

Mentre gia' questa mattina, diversi intellettuali, tra cui l'americano Noam Chomsky, hanno firmato una lettera aperta inviata da un docente e da un avvocato australiani al loro premier Julia Gillard, perche' garantisca "un sostegno forte" ad Assange.

Teorie che fanno da contraltare a chi come il ministro della Difesa Eric Holder o la senatrice democratica Dianne Feinstein considerano quello di Wikileaks come un grave atto di spionaggio. Un atto illegale da contrastare.

Resta online, con un milione di sostenitori iscritti, la 'fan page' del sito su Facebook, uno degli ultimi a sostenere che Wikileaks non viola alcuna regola interna.


La verità vince sempre
Il capo di Wikileaks si e' consegnato alla polizia di Londra: il giudice del tribunale di Westminster ha respinto la richiesta di scarcerazione su cauzione. Assange rifiuta di essere estradato in Svezia e cita Rupert Murdoch: 'La verita' vincera". L'Australia, suo Paese natale, gli assicura assistenza consolare. Su WikiLeaks, intanto, si legge: l'arresto di Julian non ci ferma, in suo soccorso arriva un esercito di 'Jedi' contro siti nemici.

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