Metti mi piace

23 dic 2010

Riforma Gelmini, sprint finale al Senato

Dopo la lunga maratona via libera definitivo a Palazzo Madama. Fli vota con il Pdl

Il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini (Imagoeconomica)
Il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini (Imagoeconomica)
ROMA - La riforma Gelmini è legge. L'aula del Senato ha infatti dato il via libera definitivo al testo sull'università approvandolo con 161 sì, 98 no e 6 astenuti. Hanno votato a favore Pdl, Lega e Fli. Hanno votato contro Pd e Idv. Si sono astenuti (anche se al Senato vale come voto contrario) Udc, Api, Svp e Union Valdotaine.

TESTO BLINDATO- La maggioranza ha blindato il testo evitando di far passare provvedimenti che richiedano un successivo passaggio parlamentare alla Camera. Alcune contraddizioni tra diversi articoli dello stesso testo, evidenziate con forza dalle opposizioni, saranno corrette, come ha annunciato lo stesso ministro Maria Stella Gelmini, nel decreto «Milleproroghe».

«PROTESTE SENZA INCIDENTI» - Alla Camera, intanto, il ministro dell'Interno Roberto Maroni è intervenuto sulle mobilitazioni degli studenti e ha sottolineato che «la giornata di ieri si è svolta ovunque senza incidenti» a differenza di quanto accaduto lo scorso 14 dicembre a Roma. In quell'occasione si registrarono momenti di vera e propria guerriglia urbana e la giornata si concluse con diversi fermi di polizia. «Non c'è stato nessun incidente degno di nota - ha aggiunto il ministro - salvo a Palermo» dove ci sono stati tentativi di assalto alla sede della Regione Sicilia e alla Questura. «Brutta cosa - ha detto Maroni - l'assalto a questa, simbolo della lotta alla mafia. Vedere lanciare pietre, bottiglie e uova contro un avamposto della lotta alla mafia mi ha profondamente rattristato». Il ministro ha concluso affermando che il «diritto al dissenso è sacrosanto e sarà sempre garantito dalle forze dell'ordine ma la violenza sarà sempre contrastata con ogni mezzo».

Nessun commento: