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9 dic 2010

Ricerche di Yara: arrivano una task force

GENTI IN BORGHESE SUL BUS CHE LA RAGAZZINA ATTENDEVA OGNI MATTINA

Sul posto gli uomini che hanno risolto il caso del rapimento del piccolo Tommy e l'arresto di Provenzano

Le ricerche di Yara (Ansa)
Le ricerche di Yara (Ansa)
BREMBATE (Bergamo) - Sono passati 13 giorni dalla sua scomparsa e continuano le ricerche di Yara. Ritmi di lavoro sempre più serrati, anche per l'intervento di diversi gruppi di specialisti sia della polizia che dei carabinieri: per la prima il Reparto prevenzione crimine e il Servizio centrale operativo con il suo direttore Gilberto Caldarozzi, noto per aver risolto numerosi casi fra cui il rapimento e l'omicidio del piccolo Tommy e l'arresto di Bernardo Provenzano; per i secondo ci sono gli uomini del Raggruppamento carabinieri per le investigazioni scientifiche, dei Reparto operativo speciale e del Reparto analisi criminologiche.

NUOVE RICERCHE NEGLI INVASI - Tornano anche in azione gli uomini impegnati nel dragare invasi e vasche d'acqua in aziende del circondario di Brembate. Al campo base da cui partono le ricerche sono presenti i tecnici della «Idrogest», la società che ha anche in gestione gli acquedotti della zona. Già mercoledì, con i vigili del fuoco, era stata svuotata una vasca di un'azienda di Brembate Sopra in cui è stoccato materiale edile. I ricercatori stanno in questo momento facendo il punto sulla situazione per decidere da dove cominciare le ricerche. Per la prima volta da quando è scomparsa la giovane promessa della ginnastica ritmica, nel bergamasco non piove.

L'INCHIESTA - Punto e capo. Il lavoro degli investigatori è di fatto ripartito da zero: si seguono tutte le piste possibili, ma per ora prevale quella di qualche conoscente che possa aver convinto Yara a seguirlo spontaneamente. Torna infatti la testimonianza di Tironi, il vicino di casa 19enne che aveva riferito di aver visto Yara salire su un'auto con due uomini senza alcuna costrizione. I carabinieri annunciarono che il giovane sarebbe stato segnalato alla magistratura aver procurato allarme ma fino a mercoledì il giovane non risultava affatto indagato. Il suo racconto sembra anzi combaciare con altre seganalzioni al vaglio degli inquirenti che, per il momento non escludono nessuna ipotesi, nemmeno quella di un maniaco sessuale attivo nella zona.
Gli inquirenti stanno indagando sulla vita quotidiana di Yara e sulle sue frequentazioni: parenti, conoscenti, persone incontrate, ambienti frequentati, percorsi abituali. Indagini sono state svolte anche sui percorsi abituali della ragazza, e detective dell'Arma sono anche saliti in borghese incognito sul bus della Sab che Yara attendeva ogni mattina in via XXV aprile a Brembate per raggiungere la scuola «Maria Regina» delle suore Orsoline di Somasca a Bergamo.

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