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2 dic 2010

Campidoglio, stop alle auto blu "Solo utilitarie, risparmio del 51%"

Ok alla manovra correttiva: più fondi per urbanistica e sociale. Alemanno: opposizione ottusa


A dispetto delle divisioni interne, ieri il centrodestra capitolino ha varato due provvedimenti, l'assestamento di bilancio in consiglio e la riduzione delle auto blu in giunta, che hanno fatto esultare il sindaco Alemanno: la prova, a suo dire, dell'esistenza in vita di una "maggioranza compatta", nonostante "l'ostruzionismo grave e ottuso dell'opposizione".

E pazienza se per approvare la manovra correttiva sia stata necessaria una maratona d'aula durata cinque giorni, liti furibonde e un paio di notti incluse: alla fine la delibera 133, che prevede 29 milioni per la parte corrente e 193 per gli investimenti, è passata con 133 voti favorevoli e 13 contrari. Nei fondi compresi nel primo capitolo, si segnalano 1,2 milioni destinati all'urbanistica, 5 per il Teatro dell'Opera (legati però alla presentazione del piano industriale e alla salvaguardia dei posti di lavoro), 7,2 al sociale, 600 mila al turismo. Per quanto riguarda gli investimenti, invece, sono stati finanziati l'acquisto di dieci treni della metro B (150 milioni), interventi sulla viabilità per 13,4 milioni, 2 per la riqualificazione delle pendici del Pincio, altrettanti per l'ambiente e il verde, 6 per la manutenzione urbana. Una manovra difesa a oltranza dalla maggioranza contro "l'ostruzionismo dell'opposizione, fallimentare sia nel merito che nel metodo, con l'unico scopo di ritardare l'approvazione a danno della città", ha attaccato il pdl Federico Guido. Ma bocciata senza appello dal Pd: "È l'ennesimo atto di una compagine di governo che non è in grado di dare risposte concrete alle necessità delle famiglie romane e brilla per l'assenza di idee sul futuro della città", hanno denunciato il capogruppo Umberto Marroni e il vice Fabrizio Panecaldo.

Un successo non scontato per il centrodestra, che fa il paio con quello conseguito dalla giunta poco più tardi, grazie alla memoria che cancella le auto di rappresentanza e riduce drasticamente quelle di servizio, portando l'intero parco comunale da 339 a 226 macchine. Un'iniziativa non certo spontanea, ma dettata da un indirizzo del governo che ha chiesto a tutti gli enti locali di tagliare la spesa per i veicoli in uso di almeno il 40%, che torna però utile al sindaco Alemanno per arginare il danno d'immagine provocato dalla Parentopoli Atac. Ad ammetterlo è lo stesso inquilino del Campidoglio: "È un segnale di carattere morale rivolto alla cittadinanza in un momento di crisi economica", confessa. L'unico cedimento al vanto prevalente: "Siamo la prima amministrazione, a livello nazionale, che abolisce definitivamente le auto blu", rivendica.

D'ora in avanti, dunque, dirigenti e assessori dovranno accontentarsi di una semplice utilitaria. Il progetto, illustrato dal direttore esecutivo del Campidoglio, Antonio Turicchi, prevede la sostituzione delle 62 auto blu a benzina attualmente in dotazione con 51 Fiat Punto diesel. Complessivamente il numero delle vetture di servizio noleggiate dal Comune (in prevalenza Panda) scenderà di 113 unità: un terzo in meno rispetto a oggi, con un abbattimento della spesa di 4 milioni, pari al 51%. Risparmi che riguarderanno anche il carburante - da 1,9 milioni a 662mila euro l'anno (-65%) - e lieviteranno nel tempo grazie alla graduale dismissione dei mezzi ancora di proprietà dell'amministrazione e all'attivazione di una convenzione con le cooperative taxi che applicheranno tariffe concordate per gli spostamenti lavorativi del personale comunale.
 

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