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11 dic 2010

Belén non fa vendere Tim cerca alternative



Belen Rodriguez



Mercato dei portatili in calo, sotto accusa gli spot troppo sexy
Telecom minimizza, ma sei agenzie studiano nuove strategie


MILANO
Alla sesta edizione dell’Isola dei famosi» Belén fa perdere la testa a Rossano Rubicondi. Alla fine perde il fidanzato Marco Borriello, pazzo di gelosia. Ma conquista il secondo posto del reality, dopo Vladimir Luxuria Negli spot della Tim, è la donna dei sogni del vigile Persichetti-Christian De Sica: professoressa, poliziotta, artista o pattinatrice, alla conquista dell’italiano medio Ora tutta l’attesa è per il Festival di Sanremo, in onda dal 15 febbraio, e per la coppia che farà con Elisabetta Canalis. Ma Fabrizio Corona andrà a sedersi in platea?Va o resta? Gli allibratori sono certi: va. Tra Belén Rodriguez e la Tim l’amore sembra agli sgoccioli. L’indizio? Telecom Italia ha chiesto a sei agenzie pubblicitarie di studiare alternative, di valutare insomma nuovi format e testimonial per i sui telefonini che con l’argentina non hanno guadagnato granché. Possibile? Basta guardare l’ultimo bilancio della società guidata da Franco Bernabè. I conti sono andati bene.

Gli utili e il fatturato sono cresciuti. Con una eccezione assai vistosa: la telefonia mobile, il cui fatturato da gennaio a settembre è calato di oltre il 10%. La prima reazione della società è stata sollevare dall’incarico lo stratega delle vendite, ossia il direttore marketing di Tim, Fabrizio Bona. La seconda potrebbe essere quella di dire addio alla testimonial da lui voluta e sostenuta, proprio Belén. L’accusa è sul tavolo: in tv i suoi spot non funzionano a dovere. Belle gambe in mostra, tanti ammiratori, poche schede vendute. Ovvio, non tutto è imputabile a lei, la pubblicità non è tutto, il consumatore un minimo s’è evoluto. Ma in un niente l’argentina finisce sotto esame, se è vero, come riporta il quotidiano specialistico online «Corriere delle comunicazioni», che dentro Tim non si vede l’ora di voltar pagina, perché «scegliere Belén Rodriguez - sarebbe il ragionamento dentro la società - è stato un errore».

E perché «molti clienti storici, in particolare le famiglie non hanno gradito la scelta della showgirl in qualità di testimonial». E questo avrebbe causato «fuoruscite» di clienti verso altre compagnie. Da Telecom Italia, però, tirano il freno a più non posso. Macché divorzio, ma quale «caso-Belén»: «Stiamo consultando il mercato delle agenzie per valutare altre possibilità ma nessuna decisione è stata presa», dicono dal quartier generale. Belén non è stata licenziata, insomma. Non ancora. Prima bisogna trovarle l’alternativa, una storia, un format, uno o più testimonial che - con un occhio a non sforare nel budget - convincano più di lei. Lei che venerdì prossimo uscirà nelle sale con «Natale in Sud Africa», cinepanettone di quel Christian De Sica che da mitico vigile Persichetti oggi la affianca negli spot sotto accusa. Anche l’intoccabile Belén - che si prepara a presentare perfino Sanremo - finirà nella bacheca degli illustri ex di Tim che è già bella lunga da che nel ‘95 cominciava l’invasione dei mitici Tacs.

Per dirne alcuni, ci sono Elisabetta Canalis, Bobo Vieri, Kasia Smutniak. E poi Al Bano, Hulk, Giovanni Soldini, Edoardo Bennato, Naomi Campbell, Gabriel Batistuta, Sophia Loren, per finire con Fiammetta Cicogna e la sua band. Allo studio sul da farsi ci sono sei agenzie pubblicitarie. Da Leo Burnett a Lowe Pirella Fronzoni. Da Publicis ad Armando Testa, Santo e Klein Russo. Se gli strateghi della pubblicità sono al lavoro, al lavoro per ora resta anche Belén. Suoi, ovviamente, gli spot natalizi. Non basta? Oggi la Rodriguez sarà impegnata - in carne e ossa - a firmar autografi nei negozi Tim di Corso Vercelli e in Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Poi i cervelli delle réclame cattura-clienti proveranno a mettere una toppa ai conti di Tim, ripensando forse a quando gli spot li faceva un cane, il napoletano Ettore, e i telefonini vendevano perfino di più.

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