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6 dic 2010

Assange sui vertici Onu spiati "Se Obama sapeva, si dimetta"

Intervista del Pais via chat al fondatore del sito che ha rivelato i cablo riservati della diplomazia Usa. "Nella geopolitica, ci sarà un prima e dopo Cablegate". E denuncia: "Mi vogliono uccidere"

ROMA - "Barack Obama deve dirci se sapeva di questo ordine illegale, per spiare l'Onu. Se rifiuta di rispondere o ci sono prove del suo coinvolgimento, si deve dimettere", così come anche Hillary Clinton. Julian Assange torna a parlare e lo fa in un'intervista concessa via chat a El Paìs. Braccato, stanco, ricercato dall'Interpol, l'hacker-giornalista australiano, responsabile dello "tsunami WikiLeaks 1" che negli ultimi sette giorni ha fatto tremare le diplomazie mondiali, torna sulle rivelazioni del sito in base alle quali il segretario di Stato americano Hillary Clinton avrebbe ordinato di spiare i vertici delle Nazioni Unite 2. Si dice convinto che la geopolitica si dividerà in un prima e dopo "Cablegate", lo scandalo dei cablogrammi segreti, e parla della sua sicurezza, delle minacce di morte ricevute da personaggi dell'elite americana e vicini ai militari Usa, della paura per i suoi figli.

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