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29 dic 2010

Affondo dell'Isvap sulla Rc auto «Possibile una riduzione dei premi»

N PACCHETTO DI PROPOSTE PER REGOLARE LE ASSICURAZIONI

L'Istituto propone di abbassare le tariffe del 15-18 % , l'abolizione del tacito rinnovo e regole contro le frodi

MILANO - L'Isvap, l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni ha presentato con una lettera a Governo e Parlamento un pacchetto di interventi normativi nel settore della Rc Auto volti a ridurre le tariffe. L'autorità, si legge in una nota, «ritiene che il complesso di questi interventi possa contribuire a contenere il costo della Rc Auto nella misura prudenziale del 15-18% e a realizzare nel contempo l'equilibrio tecnico del ramo nel medio periodo».

«PREZZI PENALIZZANTI» - «Le problematiche del settore Rc auto sono divenute di scottante attualità, in particolare negli ultimi mesi, in connessione con il forte aumento dei prezzi delle coperture che, qualunque sia l'analisi che se ne vuole fare, è per i cittadini particolarmente penalizzante», scrive L'Isvap. «In questa ottica, al fine di uscire dalla fase della pura denuncia e della sterile contrapposizione tra i diversi attori del mercato l'Autorità, nel suo duplice ruolo di garante della stabilità del sistema e di organo preposto alla tutela degli utenti, ha ritenuto di affrontare tali problematiche coinvolgendo i principali protagonisti del sistema stesso, così da aggredire le criticità nel loro insieme con un approccio tecnico-strutturale».

SETTORE CRITICO - Il pacchetto contiene, tra l'altro, interventi e proposte sul trattamento delle macro e micro lesioni e sul contrasto delle frodi, oltre all'abolizione del tacito rinnovo. «La situazione di criticità che interessa il settore trova, almeno in parte, la sua ragione nella asimmetria che caratterizza il sistema all'obbligo di assicurarsi che grava sul contraente - scrive ancora l'istituto - si contrappone l'obbligo a contrarre, fissato ex lege, a carico delle compagnie di assicurazione, con la particolarità che il prezzo è stabilito dalle stesse imprese senza alcuna possibilità di "interventi calmieratori" per effetto della legislazione comunitaria del 1993 che, come noto, ha introdotto un regime liberalizzato, sottoposto alle regole del mercato e della libera concorrenza.

DANNO ALLA PERSONA - Il pacchetto di proposte d'intervento inviato a Governo e Parlamento è consultabile sul sito web dell'Isvap e spazia dalla questione del danno alla persona al risarcimento diretto, dal contrasto alle frodi all'abolizione del tacito rinnovo. È condizione necessaria per la realizzazione di questi obiettivi che le imprese implementino senza esitazioni le politiche di potenziamento ed efficientamento delle reti liquidative più volte sollecitate dall'Autorità. In particolare, il pacchetto contiene tra l'altro proposte riguardo alla questione del trattamento delle macro e micro lesioni: 1) per le prime, un intervento normativo sulla tabellazione delle menomazioni e del relativo valore dei punti d'invalidità per uscire dalla attuale fase di incertezza giurisprudenziale; 2) per le seconde, la cui incidenza sul totale è preponderante, una riflessione per stroncare comportamenti scorretti dei professionisti medico legali attraverso il potenziamento delle Commissioni Regionali miste.

RISARCIMENTO DIRETTO - Riguardo al Risarcimento Diretto, si propone il ripristino della esclusività della procedura in modo da fugare le incertezze sollevate dalla sentenza pronunciata in materia dalla Corte Costituzionale nel 2008, mentre riguardo al contrasto delle frodi, la dematerializzazione del contrassegno assicurativo per prevenire il fenomeno della falsificazione e della contraffazione, l'inasprimento delle sanzioni per chi viene trovato sprovvisto di assicurazione, l'istituzione di una specifica Unità Antifrode. Riguardo al Tacito Rinnovo, si punta alla sua abolizione al fine di stimolare i meccanismi concorrenziali e la mobilità dei consumatori. Sono inoltre in fase di approfondimento da parte dell'Autorità proposte di ulteriori interventi normativi, in particolare con riferimento al sistema del Bonus Malus. Tale sistema, infatti, è stato introdotto in un contesto (regime di tariffa amministrata e frequenza sinistri circa doppia rispetto all'attualità) non più attuale; il suo meccanismo di funzionamento porta a una crescente concentrazione degli assicurati nelle prime tre classi di merito con conseguente perdita di significato delle attuali graduatorie valutative e inevitabile penalizzazione per gli automobilisti virtuosi. L'Isvap sta avviando un apposito tavolo tecnico per l'esame del problema con le imprese.

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