L'artista belga Carsten Hoeller ha voluto che la sua installazione sia visibile anche dall'alto
L'INSTALLAZIONE - L’installazione “Soma”, che prende nome da una libagione di cui parlano i Veda, scritti “indogermanici” dal II millennio a.C., prevede la disposizione, sul pavimento dell’intera stazione-museo, di disposti dodici maschi castrati di renne, funghi, neve artificiale, due mosche di sesso indeterminato, dodici canarini in voliere e quattro topi.
L'ORIGINE - Bisogna capirlo: Carsten Höller non è sempre stato un artista! Per cominciare ha studiato scienze agrarie a Kiel, in Germania e si è abilitato nel 1993 in fitopatologia. Parallelamente al suo lavoro di scienziato, ha iniziato la carriera artistica e integrato gli esperimenti scientifici come un metodo nel suo lavoro artistico. Davanti agli occhi degli osservatori si dispiega dunque un ampio quadro vivente, un campo simmetrico sperimentale, che è diviso in due parti lungo la linea centrale e che mette a confronto il mondo ordinario con il regno di Soma in un esperimento di doppia-immagine. Questo è un esperimento trova il suo completamento nella fantasia dell'osservatore, la cui valutazione è soggetta alla capacità di osservazione. Il letto è disposto su una piattaforma (un fungo-ascensore) al centro della sala. Secondo i curatori, “Soma” aiuta a “ottenere l'illuminazione e l'accesso alla sfera divina”, porta fortuna e vittoria.
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