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14 nov 2010

Un pony guida per la non vedente islamica

A DEARBORN, NELLO STATO AMERICANO DEL MICHIGAN

Per i musulmani tradizionalisti i cani sono animali impuri: ecco perché la 28enne ha scelto un cavallino

Mona Ramouni con il suo pony guida Cali
Mona Ramouni con il suo pony guida Cali
Cali è una minuta femmina di pony di tre anni, dagli occhioni dolci. La sua padroncina Mona Ramouni, 28 anni, cieca dalla nascita e di fede musulmana, non si sarebbe sentita a suo agio con un cane guida, per motivi religiosi. E così ha deciso per un pony, addestrato appositamente. Da un paio d'anni Cali è la compagna inseparabile della ragazza di origine siriana che vive a Dearborn, nello stato americano del Michigan. Cali naturalmente è troppo piccina per poter essere cavalcata, ma la sua funzione è ben più importante: presta gli occhi alla padrona che vive nel buio. La giovane, che ha perso la vista dopo una nascita prematura, avrebbe avuto problemi con un cane guida: la religione islamica tradizionale, infatti, considera questi animali come impuri. Anche se importanti studiosi musulmani hanno ormai sancito che i cani guida sono conformi ai dettami dell'Islam, i genitori di Mona, originari della Giordania, non sono mai stati in grado di abituarsi a questi animali. La giovane ha dunque deciso per un pony, comprato con i risparmi di tre anni di lavoro. La bestiola ora l'accompagna ovunque: sull'autobus, in ufficio, al McDonald's e nelle aule dell'università statale del Michigan.

BATTE GLI ZOCCOLI E SCANSA I PERICOLI - Cali adempie insomma a tutti quei compiti che solitamente vengono svolti dai cani guida. Per sette mesi è stata addestrata da un'esperta, Dolores Artse. Il pony mette in guardia la sua padrona dagli ostacoli semplicemente battendo con gli zoccoli per terra. E a volte riesce persino a scalciare via dalla strada gli oggetti che possono essere d'intralcio. «Ora mi sento davvero parte di questo mondo. Cali è una cavallina formidabile», dice Mona. Che sottolinea: «Quel che è certo è che ora non passo inosservata».

Una vita normale Generalmente ci vuole almeno un anno prima che i ciechi ed i loro assistenti a quattro zampe si abituino completamente l'uno all'altro. «Io lavoro con Cali e lei lavora con me», spiega Mona. Il vantaggio maggiore del pony guida è sicuramente che potrà vivere accanto al suo padrone molti più anni di un cane: quasi 30. Tuttavia prendersi cura di questo animale ha i suoi costi. Problemi sono sorti anche tra i vicini di casa, molti dei quali erano diffidenti verso questa insolita guida per non vedenti. Mona ha dovuto sostenere una battaglia a suon di carte bollate per poter costruire una piccola stalla vicino all'abitazione. E non è stato semplice trovare un maniscalco nella zona. Ciononostante, al suo pony non vuole più rinunciare. Ricorda le lunghe giornate trascorse barricata in casa perché le mancava il coraggio di uscire. «Il mio mondo è cambiato e ora ho molte più possibilità», sottolinea la ragazza, che ora punta a terminare presto gli studi di psicologia e ad aprire un suo ambulatorio: «Ciò che voglio è semplicemente una vita normale».

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