La storica manifestazione, all'ottava edizione, si apre domani a Campione d'Italia con oltre settecento iscritti. Pastura, il primo vincitore: "Quanto è cambiato il poker in questi otto anni, quanto è cresciuto"
Alessandro Pastura
La stessa associazione diede il suo forte contributo a questo torneo già nel 2007, anno della prima edizione. "Dire che siamo soddisfatti - ha dichiarato ad Agicos Domenico Tresa, presidente di Italian Rounders - è davvero poco. Andiamo particolarmente orgogliosi di questo evento, anche perché fa parte della nostra famiglia già dalla prima edizione e ci fa piacere che gli appassionati abbiano risposto con un affluenza record". Tanti giocatori e di conseguenza il piatto è molto alto. "Il montepremi - prosegue Tresa - dovrebbe essere di circa 350 mila euro, per un primo premio che dovrebbe sfiorare i 100 mila. Numeri che rendono il giusto onore ad un evento che fa parte della storia italiana del poker e che ci portano a pensare che molto presto ci saranno nuove edizioni".
Maggiore frequenza per il torneo che per la prima volta non sarà giocato in un circolo, ma in un casinò: l'ipotesi sembra piuttosto concreta. "L'obiettivo - conclude il presidente di Italian Rounders - è poter organizzare nel prossimo anno almeno tre edizioni, sempre nei casinò: i numeri sono dalla nostra".
Vecchie e nuove storie di poker a confronto. Sono passati appena tre anni dalla prima
"Già - ci racconta Alessandro Pastura, professionista del team Poker Club di Lottomatica -, in questi tre anni sono passate sette edizioni di questo evento, ma soprattutto è cambiato tutto il mondo del poker. Le sale dei casinò si sono riempite di giovanissimi cresciuti grazie al gioco on line, è cambiato il modo di giocare e noi ci siamo dovuti adeguare". E' cambiata anche la "Notte degli Assi. "Ormai è storia del poker. La prima edizione me la ricordo benissimo - ci racconta -, non potrei mai dimenticarla considerando che l'ho vinta. I numeri erano ovviamente di gran lunga inferiori, si è giocata in un circolo lombardo e probabilmente in pochi pensavano che nel giro di così poco tempo ci saremmo trasferiti a Campione, con un montepremi da 350 mila euro. Tre anni fa mi dovetti accontentare di un viaggio per due persone sul Mar Rosso e di un ticket per un torneo". Era anche più facile confermarsi per un campione.
"E' la legge del poker - prosegue - un conto è giocare contro solo 250 giocatori, che per i tempi era già un bel field, mentre ora me la dovrò vedere contro 700-750 player, con tattiche molto aggressive che rendono molto difficile il tuo gioco. Resta il fatto che questo torneo ha sempre chiamato a raccolta il meglio del poker italiano e anche i vincitori non sono da meno. Mi viene da pensare a Gino Alacqua, a Filippo Candio, che ora si giocherà la finale dei campionati del mondo di Las Vegas". (03 novembre 2010)
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