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29 nov 2010

Sudcorea promette di reagire contro altri eventuali attacchi

SEOUL (Reuters) - Il presidente sudcoreano Lee Myung-bak ha definito oggi l'attacco militare condotto dalla Corea del Nord la scorsa settimana un crimine contro l'umanità, aggiungendo che Seoul risponderà a qualunque altra provocazione.

Lee, sotto pressione in patria per la sua risposta tardiva e indecisa all'attacco della scorsa settimana, si è rivolto per la prima volta alla nazione mentre le navi da guerra Usa e sudcoreane sono impegnate in esercitazioni militari.

"La Corea del Nord pagherà il prezzo nel caso di altre provocazioni", ha detto Lee. "Attaccare militarmente dei civili è un crimine disumano che è assolutamente proibito in tempo di guerra... Adesso è il momento di passare all'azione, non di parlare".

Scontri nei tratti di mare contesi tra le due Coree non sono così desueti, con decine di marinai uccisi negli ultimi 11 anni e navi da guerra affondate, tuttavia l'attacco di martedì scorso ha colpito per la prima volta una zona residenziale. Tra i quattro morti, due erano civili.

Nonostante l'attacco abbia portato alle stelle la tensione sulla penisola, il giudizio dei mercati è che c'è uno scarso rischio che la crisi trascenda in una guerra.

L'Investors Service di Moody's ha detto che l'incertezza sul confronto con la Corea del Nord è già stata inserita nel rating sul credito della Corea del Sud e che il recente aumento della tensione non avrà ripercussioni immediate sui giudizi.

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