TARANTO - Anche dopo la nuova versione sull'omicidio della nipote Sarah Scazzi fornita ieri in carcere dallo zio reo confesso Michele Misseri, non cambia il quadro delle imputazioni sia a carico dell'uomo sia della figlia Sabrina, anche lei detenuta. Lo si e' appreso da fonti giudiziarie.
Per Michele Misseri restano le accuse di omicidio, occultamento di cadavere e vilipendio di cadavere, mentre a Sabrina vengono contestati i reati di sequestro di persona e concorso in omicidio.
Nelle dichiarazioni spontanee rese ieri in carcere, Michele Misseri ha addossato la responsabilita' del delitto alla figlia Sabrina, assumendosi solo la colpa dell'occultamento del cadavere nelle campagne di Avetrana e ritrattando la parte riguardante il presunto stupro sul corpo della quindicenne.
Nella ricostruzione dell'uccisione non sarebbe in discussione il luogo dell'omicidio, che resterebbe il garage di casa Misseri. L'ipotesi che la quindicenne di Avetrana sia stata uccisa in casa non trova al momento alcuna conferma, anche se si attendono i risultati degli ulteriori accertamenti in corso.
Oggi nuovo sopralluogo dei Ris nella casa dei Misseri alla presenza del capofamiglia. L'uomo ha ripetuto stamattina, davanti al pozzo-tomba che per 42 giorni ha nascosto il corpo della nipote in contrada Mosca, le fasi dell'occultamento del cadavere.
Alla presenza dei pm e dei carabinieri ha mimato i gesti che dice di aver fatto il pomeriggio del 26 agosto, dopo che Sarah era stata uccisa.
Il Tg1 delle 13.30 ha mostrato alcune immagini del sopralluogo. Si vede zio Michele, con indosso una camicia a scacchi, che solleva un carabiniere ipotizzando che sia il corpo inerme della nipote, per poi adagiarlo nella cisterna. Infine l' uomo prende un grosso masso con il quale chiude il pozzo.
Nessun commento:
Posta un commento